In merito al test del sudore, di quanto può oscillare un valore (soprattutto se positivo), in misurazioni successive? Una volta veniva detto che il test del sudore positivo sarebbe rimasto tale per sempre e se negativo idem (ovviamente con le esclusioni dei falsi sia negativi che positivi). Oggi invece sento sempre più spesso parlare di variabilità intra-individuale. In quanto è quantificabile quest’ultima? Grazie.
Il problema posto è importante, soprattutto quando il test del sudore è impiegato per valutare l’efficacia di nuove terapie che agiscono sul difetto di base della fibrosi cistica: un farmaco efficace dovrebbe far diminuire significativamente la concentrazione di cloro nel sudore (1), ma la variazione dovuta al trattamento non dovrebbe essere influenzata dalla variabilità naturale.
In linea di massima possiamo dire che la concentrazione di cloro nel sudore può avere oscillazioni nel tempo nello stesso soggetto, ma entro limiti che difficilmente fanno cambiare la fascia di collocazione positiva o negativa. Nei primi anni di vita tuttavia è possibile che un test del sudore passi da valori contenuti nel range “borderline” (30-50 nei primi 6 mesi o 40-60 mMol/L dopo i 6 mesi) a valori positivi (oltre 60 mMol/L). In seguito, le variazioni intra-individuali sarebbero contenute, anche se uno studio retrospettivo recente indica tale variabilità tra -13 e +11 mMol/L. (2). Buona parte della variabilità può essere riferita a questioni tecniche, essendo il test del sudore un esame in cui gioca un ruolo importante la manualità dell’operatore (1, 3).
Va detto comunque che manca ancora un serio studio che definisca in modo attendibile i limiti entro cui può variare spontaneamente la concentrazione di elettroliti nel sudore. Una risposta interessante dovrebbe venire da uno studio finanziato dalla Fondazione Ricerca FC, di cui conosceremo i risultati nella prossima Convention della rete di ricerca FFC a fine novembre (4).
1. Test del sudore: variazioni del contenuto di cloro nello stesso individuo in successive determinazioni (domanda del 22.01.15)
2. Vermeulen F, Le Camus C, Davies JC, et Al. Variability of sweat chloride concentration in subjects with cystic fibrosis and G551D mutations. J Cyst Fibros. 2016 Mar 17. pii: S1569-1993(16)30006-6. doi: 10.1016/j.jcf.2016.02.015. [Epub ahead of print]
3. Collaco JM, Blackman SM, Raraigh KS, et Al. Sources of Variation in Sweat Chloride Measurements in Cystic Fibrosis. Am J Respir Crit Care Med. 2016 Jun 3. [Epub ahead of print]
4. Progetto FFC#27/2015 – Studio della variabilità biologica intra-individuale del cloro nel sudore