Buongiorno. Chiedevo delucidazioni in merito al rapporto che intercorre tra i valori di FEV1 e quelli di saturimetria. Mi spiego meglio: a fronte di miglioramento di FEV1, anche con valori più alti a livello delle piccole vie e negli altri parametri respiratori, come si spiega il calo di un punto di saturimetria? Esso puo’ essere connesso alla presenza di poliposi nasale? Grazie per la cortese attenzione
Suggeriamo di leggere la domanda-risposta del 19.01.09 (Saturazione d’ossigeno e FEV1) che affronta il problema dei rapporti tra saturimetria e FEV1.
Qui ci limitiamo a ribadire che la FEV1 e la saturimetria misurano due funzioni diverse e solo parzialmente legate tra loro. La saturimetria misura la percentuale con cui l’emoglobina dei globuli rossi (il trasportatore abituale di ossigeno) è stata saturata in ossigeno, cioè è stata occupata nei punti disponibili da molecole di ossigeno. Il FEV1 invece misura la pervietà delle vie aeree al flussod’aria. Inoltre la saturazione in ossigeno dell’emoglobina (SatO2), che si misura appunto con il pulsossimetro o saturimetro sul polpastrello di un dito, nell’ambito dei livelli abituali di normalità (sopra il 93-94% per intenderci) ha oscillazioni assai modeste durante un’esacerbazione respiratoria non grave, mentre la FEV1 può avere invece variazioni importanti, anche di una decina di punti percentuali, specie quando il valore è abitualmente a livelli abbastanza vicini al nomale. E’ vero che una forte riduzione del FEV1 riduce l’apporto di ossigeno agli alveoli polmonari, ma bisogna che una tale riduzione sia molto forte perchè si rifletta sulla saturimetria. Infine, occorre dire che, data la natura dello strumento, variazioni di un punto percentuale nella saturimetria non hanno alcun significato.
