Buonasera, ci sono delle precauzioni o delle azioni raccomandate in concomitanza o subito dopo una terapia per aspergillosi polmonare invasiva? Si sa che l’aspergillo, nelle sue varie tipologie, è sempre presente nell’ambiente che ci circonda, ma ci sono azioni particolari che possono prevenire eventuali ricadute o contagi? Mi riferisco a indumenti intimi, asciugamani, asciugacapelli, lenzuola e cuscini, superfici interne della casa e dei mobili, nonchè ampolline e apparecchiature utilizzate in precedenza alla cura, etc. In quest’ultimo caso è preferibile una sanificazione con amuchina o con vapore (può comportare stagnazione di acqua del vaporizzatore e sviluppo di miceti che possiamo inalare direttamente facendo gli aerosol)? È opportuno utilizzare dispositivi come lampade UV anche a livello domestico? Inoltre, l’ambiente costruito in cui si vive può comportare diversi fattori di rischio? Mi riferisco ad abitazioni in calcestruzzo e forati, oppure in tufo o in legno moderno o magari la sostituzione dello strato di rifinitura superficiale con materiali antifungini (se esistono e sono efficaci), o anche per la rubinetteria. Mi scuso per le numerose domande ma non sempre è facile trovare una risposta a tutti gli svariati aspetti della vita quotidiana. Grazie per la disponibilità. Cordiali saluti.
Dispiace dover dare una risposta sommaria sui problemi posti dal nostro interlocutore.
Le muffe, come l’Aspergillus, sono diffuse un po’ dappertutto, nell’ambiente di casa e in quello esterno. In casa hanno un terreno preferito nelle fioriere. Spore di queste e altre muffe (o funghi) vengono abitualmente respirate e regolarmente rimosse da un apparato respiratorio funzionante. Nella fibrosi cistica alcune muffe, soprattutto l’Aspergillus fumigatus, trovano nei bronchi e nel ristagno di secreti al loro interno un ambiente favorevole alla colonizzazione. Quindi la prima difesa dalle colonizzazioni da muffe e batteri consiste nell’aiutare le difese dell’organismo favorendo la rimozione dei secreti bronchiali, con fisioterapia e altro.
Quello che si può e si deve fare nell’ambiente domestico è creare delle condizioni poco adatte alla vita di batteri e muffe. In sostanza, evitare l’eccesso di umidità, ridurre al minimo le polveri e il sollevamento di polveri, mantenere la temperatura ambiente a 19-21 gradi, ventilare spesso l’ambiente e far entrare la luce e il sole per quanto possibile. Il resto riguarda normali precauzioni di igiene.
Crearsi problemi per la struttura muraria della casa riteniamo sia una preoccupazione eccessiva.