1. Buongiorno, a mia figlia FC di 18 mesi, lo scorso mese hanno impiantato, dopo 17 mesi di sondino naso gastrico, una PEG. Ad oggi viene nutrita con circa 500 ml di pediasure + nidex per notte, il tutto in circa 8 ore. D’accordo con le dietiste, si è deciso di somministrare 3 capsule e tre quarti di creon prima che si addormenti (questo avviene a circa 30/45 minuti dall’effettiva entrata in funzione della pompa enterale). Due capsule e mezza di creon vengono somministrate al termine del pasto e ciò significa circa 30/45 minuti dopo la precedente somministrazione. Vi chiedo: è il modo corretto per far si che gli enzimi facciano correttamente il proprio lavoro? Capite bene che svegliare la bimba per darle gli enzimi comporta che poi si riaddormenti con molta difficoltà. Avevamo pensato di mettere gli enzimi direttamente nel tubo della PEG e poi di farli scendere con una siringa d’acqua, ma sinceramente abbiamo paura di bloccare il tutto. Un’ultima cosa: le dietiste mi hanno prospettato a breve l’entrata in commercio di creon specifico per i bimbi, con palline di dimensioni molto più piccole delle attuali: a Voi risulta?
2. Vorrei tornare ancora una volta sull’assunzione degli enzimi pancreatici, perchè ho sempre il dubbio che mia figlia di 18 mesi ne prenda troppi o troppo pochi. Attualmente pesa 10,6 kg e prende ca.12/13 capsule di creon 10.000 al giorno. Premetto che viene alimentata di notte via PEG tramite 480 ml di pediasure, assimilabile al latte ma con un contenuto di grassi di 4,98 grammi per 100 ml. Per 250 ml di questo alimento mi è stato detto di calcolare l’assunzione di 3 e 1/2 capsule di creon, cioè 1 ogni 4 grammi di grassi ca. Questo è il sistema che utilizzo anche per calcolare il creon da assumere con gli altri alimenti (olio/omogeneizzato alla carne ed al formaggio, prosciutto, grana ecc). Mi chiedevo se un sistema del genere potesse essere corretto. Grazie
Il quesito posto riguarda una bambina di 18 mesi che dal I mese di vita sta praticando un’alimentazione artificiale. Sarebbe importante conoscere quali siano state e siano in atto le indicazioni a tale alimentazione, per escludere che non vi siano altri problemi dei quali tener conto nella riabilitazione nutrizionale.
La quantità di estratto calcolata in base al contenuto di grassi della formula è adeguata. L’ideale sarebbe supplementare l’alimentazione anche di notte ma, come i genitori fanno notare, questo non è proponibile, pena un deterioramento della qualità di vita di tutta la famiglia, oltre che della bambina. Quanto proposto, pertanto, sembra un ragionevole compromesso. Da un punto di vista pratico conviene misurare il successo con l’obiettivo di riabilitazione nutrizionale che è stato prefissato prima dell’avvio della riabilitazione stessa. Se il successo fosse parziale o inferiore all’atteso, si potrebbe prendere in considerazione l’uso di una “formula semielementare”, che contiene una parte di grassi sotto forma di acidi grassi a media catena, che non richiedono la digestione nell’intestino per essere assorbiti e che, pertanto, richiedono una minore quantità di estratto per la digestione dei grassi. Tale formula, inoltre, ha una bassa osmolarità (importante per non richiamare troppa acqua nell’intestino e, di conseguenza, non indurre diarrea, oltre che per non indurre “pesantezza”), per cui la concentrazione può essere aumentata anche fino oltre il 20%, garantendo una densità calorica di una caloria per ml, come altre formule utilizzate, ma – come detto prima – con una bassa osmolarità.
Riguardo alla messa in commercio di un preparato enzimatico con palline molto più piccole di quelle attuali, questo è presente già in qualche altro paese europeo e dovrebbe essere commercializzato in Italia entro la fine del 2009.
Note redazionali
– La PEG (Gastrostomia Percutanea – Endoscopica) è una tecnica di nutrizione artificiale attuata tramite un tubicino che viene inserito nello stomaco perforando l’addome e guidandolo attraverso gastroscopio introdotto per bocca.
– Uno studio con Il preparato di creon per bambini piccoli ha avuto recentemente un commento su questo sito: in “Progressi di Ricerca”, 16.04.09 Enzimi pancreatici per bambini piccoli.