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1 Giugno 2016

Aggiornamento su Curcuma e Curcumina in relazione a loro potenzialità curative per fibrosi cistica

Autore: Claudia
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Sono nonna di un bimbo di nove mesi con FC e mutazioni F508del e N1303K. Recentemente ho letto di studi sulla curcuma che agirebbe a livello genetico. È possibile saperne qualcosa di più? Grazie.

Risposta

La curcuma è un costituente fondamentale della pianta Curcuma longa, le cui radici e rizomi hanno trovato da moltissimo tempo impiego in Asia e in India sia come condimento nella cucina sia come rimedio curativo nella medicina popolare. Questa pianta, di bellissimo impatto ornamentale, è originaria dell’isola di Giava ed è diffusa nei paesi tropicali, soprattutto in India e nel sud-Pacifico: da noi si chiama Curcuma, tra gli inglesi è denominata Turmeric. La polvere della radice e del rizoma è denominata anche Zafferano arabo o  Zafferano indiano, ma non ha niente a che vedere con il nostro zafferano del risotto alla milanese. E’ l’ingrediente fondamentale del curry, cui conferisce un colore amaranto scuro e un sapore particolare. Gli estratti di curcuma hanno avuto largo consumo nella medicina popolare in molte condizioni, soprattutto nel trattamento dei dolori reumatici e delle turbe digestive.

Il principale costituente terapeutico della curcuma è la curcumina e ha avuto un certo numero di pubblicazioni scientifiche, che ne dimostrerebbero una certa attività antinfiammatoria e antiossidante. Più di recente la curcuma è stata presa in considerazione da una branca della genetica, chiamata epigenetica, una scienza che si è sviluppata successivamente alla mappatura del genoma umano e si occupa di identificare i fattori che possono influenzare l’attività dei geni. Secondo alcune teorie di questa scienza, anche i fattori nutrizionali possono rendere più o meno attivi alcuni geni, e la curcumina sarebbe uno di questi fattori in quanto andrebbe a incidere sul processo di avvolgimento della catena del DNA che costituisce un gene.

Si tratta di speculazioni molto generali. Venendo invece più direttamente a quello che riguarda le mutazioni del gene della fibrosi cistica, già nel 2004 comparve una ricerca condotta su modelli cellulari e su topi FC in cui veniva attribuita alla curcumina la proprietà di correggere la proteina CFTR difettosa a causa della mutazione DF508 (1). Altri gruppi di ricerca non riuscirono in seguito a confermare quei risultati. E tuttavia l’interesse per questa sostanza e suoi derivati non è venuto meno, ma solo con studi di base. Si è studiato ancora il meccanismo con cui curcumina potenzia l’espressione di CFTR (2); si è attribuito a curcumina un effetto potenziatore di CFTR (sia per mutazione DF508 che per G551D) (3); si è trovato che alcuni derivati di curcumina (curcuminoidi) agirebbero con meccanismo antiossidante aprendo irreversibilmente il canale CFTR, e quindi ancora con effetto potenziatore e non correttore (4); più recentemente si è lavorato su topi FC somministrando la curcumina incapsulata in nanoparticelle, con effetto correttore su CFTR (5). Fu anche condotto uno studio clinico di fase 1 per testare la tollerabilità dell’estratto di Curcuma in 11 pazienti FC, con risultati di buona tolleranza (Clinicaltrials.gov NCT00219882, completato nel 2006).

Secondo una recente rassegna di esperti (6) in quello studio emerse il problema che la curcumina nell’uomo va incontro a un rapido metabolismo e a una veloce escrezione, per cui è estremamente difficile, assumendola per bocca, ottenere nel plasma le concentrazioni che hanno dimostrato una qualche efficacia nelle prove di laboratorio. In pratica siamo ancora lontani dalle conoscenze sufficienti per capire se la curcumina ha reali potenzialità terapeutiche. Nella stessa posizione della curcumina sono altre due sostanze, il resveratrolo, un composto polifenolico presente nei vegetali e nella frutta (soprattutto nell’uva), e la genisteina, presente in molte piante e soprattutto nella soia. Anche per queste non si sa abbastanza circa il meccanismo di base che promuoverebbe la maturazione della proteina CFTR mutata o un potenziamento della sua funzione. Solo nuove conoscenze permetterebbero di modificare questi composti naturali in maniera tale da renderli farmaci utili in FC.

1. Curcumina. Da una spezia la possibilità di correggere il difetto CFTR, Progressi di ricerca, 15.10.04
2. Herada K, et al. Curcumin enhances cystic fibrosis transmembrane regulator expression by down-regulating calreticulin. Biochem Biophys Res Commun 2007; 353:351-6
3. Wang W, et al. Curcumin opens cystic fibrosis transmembrane conductance regulator channels bey a novel mechanism that requires neither ATP binding nor dimerization of the nucleotide-binding domains. J Biol Chem 2007;282:4533-44
4. Bernard K, et al. Curcumin cross-links cystic fibrosis transmembrane conductance regulator polypeptides and potentiates CFTR channel activity by distinct mechanisms. J Biol Chem 2009; 30754-65
5. Cartiera MS, et al. Partial correction of cystic fibrosis defects with PLGA nanoparticles encapsulating curcumin. Mol Pharm 2010; 7:86-93
6. Dey I, Shah K, Bradbury N. Natural compound as therapeutic agents in the treatment of cystic fibrosis J Genet Syndr Gene Ther 2016 February ; 7(1)

G. Borgo


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