Sul Corriere della Sera del giorno 30/3/09, inserto di Milano, ho letto un interessante articolo che parla dell’uso di acido ialuronico per le malattie polmonari, con un presidio medico per aerosol che si chiama Yabro. Vorrei sapere cosa ne pensate e se c’è qualche studio in merito?
L’acido ialuronico è una molecola polisaccaridica (costituita da una lunga catena di disaccaridi) appartenente alla famiglia dei glicosaminoglicani. Esso è un costituente fondamentale del tessuto connettivo lasso, cioè di quel tessuto molle che riempie gli spazi all’interno delle strutture di molti organi, conferendone forma ed elasticità. Questa funzione è legata alla sua proprietà di trattenere una grande quantità di acqua. Tipica è la condizione della pelle, il cui turgore è mantenuto appunto dall’acido ialuronico: con l’età tale sostanza si riduce e la pelle si affloscia lasciando spazio alle rughe. Ed è proprio in chirurgia e dermatologia estetica che tale sostanza è stata ed è largamente impiegata. L’acido ialuronico è presente largamente anche nelle vie aeree, cui conferisce il giusto turgore e la giusta elasticità. Il suo impiego è stato anche proposto per la protezione dell’asma da sforzo: quella forma di asma che si scatena a seguito di uno sforzo fisico protratto. Conosciamo in proposito due esperienze contrastanti: in uno studio l’acido ialuronico è stato somministrato per aerosol e confrontato con placebo, peraltro non con disegno in doppio cieco (1). L’acido ialuronico in tale studio proteggeva significativamente dalla broncocostrizione in confronto al placebo. In un altro studio con disegno simile non si otteneva invece alcun effetto protettivo (2). La differenza di risultato sarebbe da ricondursi al fatto che nel primo studio la grandezza della molecola impiegata era molto alta, mentre nell’altro era piuttosto bassa (3). In realtà la diversa grandezza della molecola di acido ialuronico avrebbe rilevanza anche rispetto ai processi infiammatori polmonari: la molecola di piccola taglia avrebbe effetto facilitante l’infiammazione mentre quella di grossa massa avrebbe effetto antinfiammatorio: l’acido ialuronico sarebbe comunque diminuito nelle cellule muscolari liscie delle vie aeree nell’asma e nella bronchite cronica (4). L’idea che ci siamo fatta è che gli studi in corso per la possibile applicazione di questa sostanza in patologia polmonare (asma, bronchite ostruttiva cronica, enfisema) non consentano al momento di accettarla con convinzione nell’armamentario terapeutico della pneumologia. Sulla base dei risultati del primo studio (1) crediamo sia stata preparata una formulazione di soluzione di acido ialuronico ad alta grandezza molecolare, adatta alla somministrazione aerosolica (appunto il prodotto commerciale citato dal nostro interlocutore), ed alla possibile applicazione di un tale trattamento, suggerito da pneumologi milanesi, crediamo si riferisca l’articolo divulgativo e forse pubblicitario citato.
Al momento si fa anche fatica a pensarne una possibile applicazione nella patologia polmonare della fibrosi cistica, ma non è detto che qualche spunto non venga ricavato dagli studi in corso per altre patologie polmonari. Per la fibrosi cistica non ci sono comunque studi sinora segnalati. L’unica nozione che abbiamo per questa malattia è il notevole incremento di acido ialuronico nel siero quando vi sia associata malattia epatica (5). Nessuna correlazione è stata peraltro trovata tra concentrazione di ac. ialuronico nel siero e funzionalità polmonare.
1. Petrigni G, Allegra L. Aerosolized hyaluronic acid prevents exercise-induced bronchoconstriction, suggesting novel hypothesis on the correction of matrix defects in asthma. Pulm Pharmacol Ther. 2006;19:166-71
2. Kunz LT, et al. Inhaled hyaluronic acid against exercise-induced bronchoconstriction in asthma. Pulm Pharmacol Ther. 2006;19:286-91.
3. Telenga ED, Kerstjens HAM. Letter to editor. Pulm Pharmacol Ther. 2008;21:430-1
4. Klagas I, et al. Decreased hyaluronan in airway smooth muscle cells from patients with asthma and COPD. Eur Respir J. 2009 Mar 12. Epub.
5. Wyatt HA, et al. Serum hyaluronic acid concentrations are increased in cystic fibrosis patients with liver disease. Arch Dis Child. 2002;86:190-3