Buongiorno, mio figlio FC di 6 anni è sufficiente pancreatico e non ha problemi respiratori, se si eccettua una rinite presente quasi tutto il periodo invernale. Viene sottoposto ogni 2-3 mesi all’esame della chimotripsina fecale ed i valori rilevati sono sempre abbondantemente oltre la soglia minima. Il problema è che nonostante lui mangi in abbondanza continua ad essere magro (23,800 kg x 1,30 di altezza). Ora è vero che è un bimbo quasi iperattivo, nel senso che non sta fermo un momento, ma sinceramente con quello che mangia dovrebbe essere un pò più in carne. Secondo voi sarebbe opportuno ed utile provare a somministrargli degli enzimi pancreatici? Ho sentito dire che negli USA si prescrive una piccola integrazione di enzimi anche ai sufficienti pancreatici perchè sembra che comunque tutti gli FC ne traggano vantaggio. E’ così? Cordiali saluti.
I dati sullo stato nutrizionale forniti dalla domanda per questo ragazzo di 6 anni sono: Peso 23,9 Kg; Altezza 1,30 metri. Secondo la carta dei percentili, il peso si colloca al 75° percentile e quindi nell’ambito dei valori alti per l’età (oltre la media), mentre l’altezza si colloca parecchio sopra il 95° percentile, quindi nell’ambito dei valori molto alti per l’età. Vi è quindi una certa sproporzione tra peso ed altezza: infatti il rapporto tra peso ed altezza in questo caso dà un Body Mass Index (BMI o Indice di Massa Corporea = Peso in Kg/ Altezza in metri al quadrato) di 14. Questo valore si colloca al 5° percentile della scala di riferimento per i 6 anni: dunque una certa magrezza in soggetto piuttosto alto.
Considerazioni ed ipotesi:
– In un ragazzo che apparentemente sta bene e si nutre adeguatamente, una tale magrezza potrebbe essere costituzionale. Bisognerebbe conoscere la taglia famigliare (altezza e peso e BMI dei genitori) e soprattutto l’andamento di peso ed altezza del ragazzo seguito dalla nascita. Seguendo nel tempo la carta dei percentili per peso, altezza e BMI si potrebbe così capire se questa è effettivamente la sua costituzione corporea. Non sempre la longilineità /magrezza è espressione di patologia.
– Se la chimotripsina fecale è costantemente nella norma è assai improbabile che vi sia insufficienza pancreatica. Tuttavia è opportuno ricordare che una valutazione più precisa della funzione digestiva si ottiene misurando la perdita di grassi con le feci raccolte in maniera completa nel corso di 72 ore (mantenendo l’alimentazione abituale costante).
– Se il pancreas funziona bene non vi è ragione di assumere un supplemento di enzimi pancreatici: non ci risulta che quella di assumere una piccola dose di enzimi pancreatici, con pancreas sufficiente, sia una prassi raccomandata. Tuttavia, la somministrazione di enzimi pancreatici in dose modesta viene fatta quando vi siano segni di pancreatite: questa è una complicanza che può interessare una piccola percentuale di pazienti FC con sufficienza pancreatica (si elevano di molto gli enzimi pancreatici misurati nel siero) e il supplemento di enzimi servirebbe in questi casi a contenere la secrezione eccessiva di enzimi da parte del pancreas, un fattore dell’infiammazione pancreatica in causa nella pancreatite. Tuttavia, non vi è chiara evidenza di un tale beneficio nella pancreatite e non ci risulta che una tale prassi sia consigliata come preventivo.
– Ricordiamo ancora che nell’insufficienza pancreatica la crescita in altezza rallenta prima di quella del peso. Non sembrerebbe il caso della domanda.