Nel 99 mio marito si è sottoposto al test FC risultando positivo alla mutazione deltaF508. Successivamente, inizi 2000, a me è stata riscontrata la mutazione F1052V. Alla Fine del 2001 mi è stato comunicato che la mia mutazione è un polimorfismo innocuo del DNA.
Abbiamo un bimbo di 17 mesi, con riscontro negativo allo screening neonatale e che sta bene, a cui è stata trovata sia la mutazione del padre che “la presenza della variante in eterozigosi F1052V”.
Cosa significa? Il bimbo è solo portatore sano della mutazione del padre? E’da farsi il test del sudore? Grazie.
Il problema generale posto da questa domanda si ricollega a quello posto dalle precedenti in quanto riguarda il riscontro di una variante della sequenza del DNA del gene CFTR interpretata dapprima come mutazione e poi come polimorfismo. Si tratta della variante F1052V.
Bisogna premettere un’osservazione importante: la diagnosi genetica, ovvero tutte le informazioni che derivano da qualsiasi analisi o test genetico, è solo di supporto alla diagnosi clinica; in altre parole vengono solo in seconda linea rispetto alla valutazione clinica, che resta la principale modalità per accertare o, se possibile, escludere la diagnosi della malattia fibrosi cistica.
Quando succede, come può essersi verificato in questo bambino, che si conoscono dati genetici che danno motivo di qualche incertezza e non si conosce la situazione clinica, i dati genetici vanno approfonditi con una valutazione clinica, anche in assenza di sintomi manifesti: è necessario quindi la consultazione dei medici di un centro specialistico FC, l’esecuzione di un test del sudore e altri accertamenti ritenuti utili dai medici FC.
I dati genetici non sono solo delle sigle, non danno verdetti inappellabili. Vanno interpretati alla luce della storia, dell’esame obbiettivo e delle indagini svolte nel soggetto in cui sono stati riscontrati: in questo caso si tratta di un bambino che è portatore della mutazione del padre (DF508), ma ha anche ereditato dalla madre la mutazione (o polimorfismo?) F1052V.
In effetti, i dati riportati anche dal Consorzio Internazionale per la ricerca delle mutazioni FC(1) danno notizie incerte sulla F1052V: essa viene riportata fra le mutazioni, in quanto comporta la sostituzione dell’aminoacido fenilalanina con la valina nella posizione 1052 della proteina CFTR. Però, andando poi a vedere nel dettaglio le notizie cliniche dei soggetti in cui è stata riscontrata, si può vedere che è stata identificata in soggetti con forme atipiche di FC (per esempio due adulti con Atresia Congenita dei Dotti Deferenti) o in soggetti dove la FC è stata sospettata,
ma poi non confermata dalle indagini cliniche. Solo in un caso, un soggetto di nazionalità turca, avente la mutazione 3172delAC su di un cromosoma e la F1052V sull’altro, la fibrosi cistica era presente in forma classica, accompagnata da test del sudore elevato ed epatopatia. In Italia va maturando la convinzione che questa variante possa non essere considerata causa di malattia (comunicazione personale della Dr,ssa Manuela Seia, genetista molecolare di Milano)