Vorrei sapere se e’ possibile una correlazione tra episodi ricorrenti di laringospasmo (anche ogni 20 gg), tosse quasi sempre con rantoli nel respiro notturno e naso sempre intasato, scarso aumento di peso (in un anno mezzo chilo) e statura, pallore, sudorazione esagerata soprattutto di notte (anche con clima mite e in inverno) e sapore salato del sudore sul viso, con la cosidetta “fibrosi cistica”. Specifico che tali sintomi li ha la mia bimba di quasi 4 anni che pesa kg 14,50 ed e’ alta cm 98. I test cutanei per le allergie sono negativi, ma e’ sempre infiammata nelle alte vie respiratorie e quindi ha quasi sempre tracheiti e 2/3 mesi fa pure una brutta sinusite con spurgo verdognolo e purulento. Non so piu’ che fare per risolvere questa situazione. Grazie per la risposta.
Il caso riportato nella domanda sembra riprodurre in forma piuttosto accentuata il quadro delle infezioni respiratorie ricorrenti dei bambini in età prescolare. E’ noto che i bambini di 2-5 anni sono frequentemente soggetti a ripetute infezioni delle prime vie aeree (faringite, rinite, otite, sinusite, talora associate a bronchite). In taluni di essi, particolarmente predisposti, si associa anche laringospasmo e talora bronchite asmatiforme. Sono in causa in genere comuni virus respiratori. Si ritiene che la ricorrenza sia dovuta al fatto che non sono ancora maturate sufficientemente le specifiche difese immunitarie. Una frequenza di episodi fino a 5-6 per anno viene considerata quasi fisiologica. Certamente nel valutare questa condizione occorre tener presente le condizioni generali: meritano particolare attenzione e qualche approfondimento quelle situazioni che si accompagnano a perdita protratta di appetito, a disturbo abituale del sonno, a limitazione dell’attività fisica e soprattutto ad una compromissione della crescita, come forse si ha nel caso descritto. Certamente in questi casi si finisce anche con il mettere in bilancio l’ipotesi della fibrosi cistica, che può presentarsi con un quadro di infezioni respiratorie ricorrenti, specialmente se vi è compromissione dello stato generale ed eventualmente vi sono disturbi digestivi. Nella fibrosi cistica è rilevante peraltro, più che il recidivare frequente delle infezioni, il notevole protrarsi nel tempo degli episodi infettivi e della tosse. In questi casi il medico curante, oltre ad altri accertamenti immunologici ed allergologici, di solito prescrive anche un test del sudore, da farsi presso un centro specializzato per la fibrosi cistica. Non ci sentiamo di dare rilevanza oltre misura alla sudorazione ed al bacio salato, anche se il dato va considerato (vedere anche la domanda del 4.10.06 Il bacio che sa di sale). Un test del sudore eseguito correttamente potrà comunque dirimere i dubbi con altissima probabilità.