Vorrei sottoporre una domanda circa il raggrinzimento del palmo delle mani. Mio figlio, 3 anni e mezzo, ottima crescita, nessun problema respiratorio/pancreatico, amniocentesi genomica per FC negativa (non ho effettuato screening neonatale perché non era fornito dall’ospedale). Ho notato che dopo pochi minuti i polpastrelli delle mani si raggrinziscono, solo quelli, nel senso che i palmi anche dopo tanti minuti restano invece lisci, non sono corrugati. Il fenomeno dell’aquagenic wrinkling riguarda i palmi delle mani e le dita o può limitarsi solo ai polpastrelli? Ho motivo di approfondire la cosa? Grazie per la disponibilità.
Immaginiamo che chi ci scrive abbia letto le molte domande e risposte di questo sito sul problema del raggrinzimento della cute palmare: ne segnaliamo un paio (1, 2).
Il fenomeno dell’aquagenic wrinkling riguarda in genere i palmi delle mani e dei piedi ma può anche limitarsi solo alla cute dei polpastrelli. Se è vero che il sintomo si può ritrovare con maggior frequenza nelle persone con fibrosi cistica, è anche vero che esso si riscontra anche in soggetti senza fibrosi cistica. Anche se la prudenza in tema di salute non è mai troppa, bisogna anche dire che, nel caso della domanda, con uno stato di salute dichiarato ottimo a 3 anni e mezzo, per giunta con un test genetico FC su amniocentesi negativo, l’ipotesi di fibrosi cistica risulta quanto mai infondata e pertanto non vi sono ragionevoli indicazioni a un approfondimento.
1) Il raggrinzimento dei palmi delle mani non è obbligatoriamente segno di fibrosi cistica, 10/04/2014
2) Aggiornamento sul raggrinzimento della cute palmare (Aquagenic wrinkling of the palms), 6/11/2018