Come abbiamo avuto modo di segnalare in passato (1), uno degli aspetti della malattia polmonare in fibrosi cistica (FC) è la bassa produzione da parte delle cellule polmonari di ossido nitrico (formula chimica NO), una sostanza vaso- e bronco-dilatatrice, forse anche implicata nei meccanismi di difesa del polmone. Perché si misura una scarsa quantità di NO nell’aria espirata dei pazienti con FC? La ragione o le ragioni non sono chiare. Una ipotesi è che lo strato di muco impedirebbe al NO di arrivare nel lume bronchiale e quindi di essere espirato. Un’altra ipotesi è che le sostanze che servono a produrlo (in particolare l’aminoacido arginina) sarebbero utilizzate da Pseudomonas aeruginosa per vivere in condizioni di anaerobiosi, cioè di assenza di ossigeno. Una terza ipotesi, collegata alla seconda, è che vi sarebbe una carenza di substrati, che servono a produrre NO. La minor produzione di ossido nitrico potrebbe contribuire ad alterare i meccanismi di difesa e contribuire al danno polmonare (1).
Mycobacterium abscessus è la forma più aggressiva di micobatteri non tubercolari (NTM). Il tasso d’infezione del polmone da M. abscessus é in aumento a livello globale, specialmente nei pazienti con disturbi polmonari, come avviene in fibrosi cistica. L’attuale standard di cura è la terapia a lungo termine con cocktail di antibiotici, che nel tempo possono diventare inefficaci e causare importanti effetti collaterali. Contro un batterio così importante, un recente studio clinico (2) ha sperimentato una terapia del tutto nuova, l’ossido nitrico. Lo studio pilota ha valutato se l’esposizione intermittente – per evitare effetti di tossicità – ad alte concentrazioni di ossido nitrico per inalazione è sicura nelle persone con fibrosi cistica con infezione polmonare cronica da Mycobacterium abscessus. L’obiettivo secondario dello studio era di valutare gli effetti dell’ossido nitrico inalato sulla funzione polmonare e sulla carica batterica (numero di colonie batteriche isolate dall’escreato).
Allo studio hanno partecipato nove pazienti con FC e infezione da M. abscessus. L’ossido nitrico per via inalatoria è stato somministrato cinque volte al giorno, per 30 minuti ciascuna, per le prime due settimane in ospedale, seguite da tre volte al giorno per un’altra settimana, in day hospital. Sono stati valutati, sia durante il trattamento con ossido nitrico, sia durante il follow-up di 7 e 11 settimane dopo l’ultimo trattamento, alcuni segni vitali dei pazienti: il test del cammino di 6 minuti, i marcatori di tolleranza nel sangue, la funzionalità polmonare e la carica batterica dello sputo. Il gas inalato è risultato sicuro e durante lo studio non sono stati riportati eventi avversi significativi correlati alla sua somministrazione. Gli esami del sangue non hanno rivelato significativi effetti sistemici causati dalla terapia. Durante il trattamento sono stati osservati lievi miglioramenti nella funzionalità polmonare e nella tolleranza allo sforzo dei pazienti. Sono state osservate riduzioni della quantità di M. abscessus nell’espettorato durante il trattamento e nel periodo di follow-up, anche se il batterio non è scomparso completamente.
Il trattamento con alte concentrazioni di ossido nitrico inalato appare quindi sicuro e ben tollerato nelle persone con fibrosi cistica, per quanto la casistica di questo studio pilota fosse molto limitata. Sono risultati preliminari che offrono alcuni spunti sul problema più generale della carenza di ossido nitrico a livello polmonare FC e suggeriscono che la somministrazione di ossido nitrico possa rimediare alla mancanza di NO nelle basse vie aeree in questi pazienti e portare a miglioramenti nella funzionalità polmonare. Per quanto riguarda i batteri, sembrerebbe esserci un effetto positivo, specificatamente contro M. abscessus, germe difficile da trattare e da eliminare, contro il quale si stanno attivamente cercando nuove soluzioni. Tuttavia, il limite principale dello studio è il basso numero di pazienti entrati nello studio e la sua brevità; pertanto i risultati devono essere interpretati con estrema cautela. I ricercatori stanno pianificando un nuovo studio clinico con un maggior numero di pazienti, che esaminerà l’effetto dell’inalazione di NO in un intervallo temporale superiore alle 3 settimane, al fine di ottenere, auspicabilmente, l’eradicazione del batterio nei pazienti.
1) Ossido nitrico, arginina e fibrosi cistica, 08/11/2006
2) Bentur L, Gur M, Ashkenazi M, Livnat-Levanon G, Mizrahi M, Tal A, Ghaffari A, Geffen Y, Aviram M, Efrati O. Pilot study to test inhaled nitric oxide in cystic fibrosis patients with refractory Mycobacterium abscessus lung infection. J Cyst Fibros. 2019 May 22. pii: S1569-1993(19)30104-3. doi: 10.1016/j.jcf.2019.05.002. [Epub ahead of print].