Prenderà avvio il 15 aprile il corso di perfezionamento “Assistenza all’adulto con fibrosi cistica”, organizzato in partnership tra Università di Firenze, Lega Italiana Fibrosi Cistica e Società Italiana Fibrosi Cistica. Si svolgerà attraverso lezioni frontali e interattive e si concluderà con l’impostazione di una linea guida per l’assistenza all’adulto con fibrosi cistica. L’Ospedale Careggi di Firenze ospiterà da aprile a ottobre le 20 giornate di lezione con 8 ore di lavoro ciascuna, per un totale di 160 ore.
Il dott. Cesare Braggion, ideatore e referente organizzativo del master, parte da una ricca esperienza clinica e da una particolare attitudine alla formazione. Per l’allestimento si è avvalso anche dell’aiuto di medici provenienti da alcuni dei principali centri FC italiani. I 64 docenti invitati sono sia professionisti di riferimento provenienti dai centri che esperti di altre discipline che collaborano all’assistenza dei pazienti con fibrosi cistica.
Il panorama dei temi trattati è pensato per dotare gli allievi delle conoscenze più aggiornate in campo FC: dalla genetica alle manifestazioni della malattia, con le relative strategia terapeutiche, dall’attenzione all’inserimento sociale alla gestione dei progetti di vita del paziente. Gli iscritti al master sono medici specialisti nel ramo della pneumologia o dell’infettivologia, già presenti o in fase di inserimento in programmi riguardanti l’adulto con fibrosi cistica presso realtà assistenziali e centri italiani. Sono stati i direttori di questi ultimi a sostenere la candidatura dei partecipanti con una lettera di presentazione: alla chiusura delle iscrizioni avvenuta l’8 marzo ne risultano selezionati quindici.
Ci sembra che l’iniziativa rappresenti un costruttivo segnale nel particolare periodo di difficoltà assistenziali che i centri FC attraversano e che possa avviare una risposta al problema contingente del ricambio generazionale degli operatori sanitari coinvolti. Il corso prefigura un passaggio del testimone fra docenti esperti e medici candidati a diventare a loro volta figure di riferimento per chi ha questa malattia: in questo senso va l’augurio e il sostegno dei malati, di Fondazione Ricerca FC e di tutto il mondo dei volontari attivi in campo FC.