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7 Gennaio 2019

Perché il retesting allo screening neonatale FC viene di solito fatto tra 20 e 30 giorni di vita nei casi risultati positivi IRT al 3° giorno di vita

Autore: Anna
Domanda

Buonasera. Mi hanno contattato dall’ospedale dove è nata mia figlia di 25 giorni perché dovrà fare il test del sudore in quanto al restest sulla tripsina è risultata positiva. La mia domanda è: ma il restest non va fatto dopo un mese circa? Alla mia piccola lo hanno fatto dopo 10 giorni di vita, a distanza di 5 giorni dal primo test di screening. Inoltre ha un po’ di mughetto nella lingua ed è un po’ raffreddata: devo preoccuparmi che siano sintomi?

Risposta

Alcuni centri di screening neonatale FC, nei casi risultati positivi al primo test della tripsina (test IRT di solito a 3 giorni di vita), fanno la verifica dei livelli di tripsina nel sangue a distanza di 20-30 giorni (Retesting IRT). La ragione è che nei casi falsi positivi allo screening neonatale la tripsina nel sangue scende a valori normali tra i 20 e i 30 giorni di vita: sono in genere considerati positivi alla nascita i valori di IRT superiori a 50 ng/ml; sono in genere considerati positivi a 20-30 giorni di vita i valori superiori a 30 ng/ml. I 20-30 giorni di vita per il restesting rispondono alla necessità di evitare che si ripetano valori falsi positivi al test se fatto troppo vicino a quello inziale dei 3 giorni. Comunque, nel caso della domanda, il test del sudore dovrebbe risolvere ogni dubbio se si riusciranno a raccogliere almeno 75 mg di sudore (possibilmente con un doppio test, uno per ciascun avambraccio).

G. M.


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