Salve. Nella FC la salinità del sudore aumenta col progredire della malattia o si mantiene stabile nel tempo anche a fronte di una progressione dei sintomi?
La concentrazione di cloro nel sudore (quando non vi siano errori tecnici nell’esecuzione del test) può avere una modesta variabilità nel decorso della vita di una persona con FC, in rapporto a diverse condizioni, ma rimane sostanzialmente intorno ai valori riscontrati alla diagnosi. Non conosciamo studi longitudinali di test del sudore eseguito in vari stadi della malattia FC, ma non vi sono attendibili ragioni per cui il progredire della malattia comporti l’aumento di elettroliti nel sudore. Ricordiamo infatti che il test del sudore è il marcatore biologico più vicino al difetto di base. La concentrazione di cloro e sodio nel sudore è infatti legata al difetto funzionale della proteina CFTR, che impedisce il loro riassorbimento nel dotto escretore della ghiandola sudoripara. Il livello di questi elettroliti nel sudore è in qualche misura legato al grado di disfunzione della proteina.
Su aspetti in qualche modo inerenti a questo tema si veda anche la domanda del 12/2/18: Può il test del sudore alla diagnosi predire l’evoluzione della malattia polmonare in FC?.