Salve, nell’ipotesi in cui l’insufficienza pancreatica sopravvenisse dopo un iniziale periodo di normale funzionamento della ghiandola, tale evenienza passa necessariamente attraverso un processo infiammatorio doloroso (pancreatiti acute ripetute / pancreatite cronica)? Oppure è possibile che il pancreas perda progressivamente in funzionalità senza che si verifichino pancreatiti?
Dobbiamo fare l’ipotesi che il riferimento della domanda sia quello dell’insufficienza pancreatica nella fibrosi cistica. Nella maggior parte dei casi (circa il 90%) la fibrosi cistica si manifesta precocemente con insufficienza pancreatica: alcuni di questi presentano i segni dell’insufficienza (steatorrea e mancata crescita) già nei primi giorni o settimane di vita; altri conservano per mesi una certa funzionalità, ma entro i 2 anni queste forme di FC completano il quadro di insufficienza pancreatica. Questa può dare alcuni dolori addominali ma non obbligatoriamente. Circa il 10% dei casi mantiene una buona funzionalità pancreatica fino all’età adulta o per tutta la vita: sono i casi che hanno almeno una mutazione del gene CFTR definita mild (lieve). Tra questi, alcuni vedono esaurirsi la funzione pancreatica molto lentamente nell’età aduta senza apparenti sintomi. È la ragione per cui le forme con sufficienza pancreatica meritano periodicamente il controllo di un enzima, l’elastasi fecale (che tende a diminuire o a scomparire mano a mano che il pancreas perde funzione). In una piccola quota di queste forme mild, il pancreas, causa la stasi parziale di secreto nei canalicoli pancreatici, tende a infiammarsi con il quadro della pancreatite acuta-ricorrente. In tali casi non vi è insufficienza pancreatica (quando questa dovesse alla lunga comparire, cesserebbe anche la tendenza pancreatitica), ma vi sono dolori addominali anche violenti (dolore a fascia nell’alto addome) e marcata elevazione degli enzimi pancreatici nel siero (amilasi pancreatica, lipasi, tripsinogeno).