L’infezione polmonare da Mycobacterium abscessus (M.a.), uno dei più frequenti micobatteri non tubercolari isolati nell’escreato di pazienti con FC, si accompagna a un’ampia gamma di quadri clinici, dall’assenza di sintomi al danno polmonare severo. In un precedente progetto (FFC#13/2016) i ricercatori hanno collezionato da pazienti FC un grande numero di batteri appartenenti al complesso M.a., che comprende varie sottospecie, e li hanno studiati sotto il profilo genomico. In questo progetto hanno selezionato ceppi appartenenti a tre sottospecie, e per ogni sottospecie hanno raccolto batteri provenienti da pazienti gravi e da pazienti asintomatici. I batteri così caratterizzati saranno usati per infettare un nuovo modello di topo creato per sviluppare infezione cronica da M.a. Saranno comparati i loro effetti patogeni, partendo dall’ipotesi che a seconda della gravità del quadro clinico FC, i ceppi di M.a. presentino profili genetici diversi e inducano nel topo differenti risposte. L’obiettivo finale è mettere a punto la diagnosi delle caratteristiche dei ceppi pericolosi di M.a. in modo da avviare terapie antibiotiche solo in pazienti selezionati, stante che il trattamento antibiotico di questa infezione è molto impegnativo, molto lungo e non privo di effetti collaterali.
In cystic fibrosis patients, the presence of Mycobacterium abscessus (M.a.) in the lungs is related to a broad spectrum of clinical features, ranging from asymptomatic to severe pulmonary disease. Researchers hypothesized that the strains of M.a. isolated in patients with deteriorated lung functionality may differ in pathogenicity from the ones isolated in asymptomatic patients. To this aim M.a. strains coming from patients with different respiratory symptoms have been selected within a large number of fully characterized by whole genome sequencing (WGS) M.a. bacteria (project FFC#13/2016). The selected strains belonging to three subspecies (M. abscessus, M. bolletii and M. massiliense) will be used to infect a new mouse model, where to investigate if different genomes and virulence markers are present, and are related to the different clinical picture. Detection of different pathogenic activity in the three M.a. sspp and, in case, the identification of hypervirulent circulating strains would permit the differentiation of M.a. infections and patients requiring, or not requiring, pharmacologic treatment.