Buongiorno, a fine 2015 è stato prescritto a mio figlio, che ora ha nove anni, il test del sudore a fronte del fatto che, da quando era piccolino, ogni anno aveva due/tre episodi di bronchiti asmatiche. Il primo test ha dato esito borderline (Cloro 47,57 mEq/L) e patologico in un secondo controllo (Cloro 70,25 mEq/L). Abbiamo fatto alcuni DH durante i quali gli è stato fatto il prelievo per il test genetico e tutti gli esami del caso (RX Torace risultato nella norma; SO2= 100%; prove allergologiche varie; tampone faringeo risultato nella norma; spirometria ok; esami feci; ecografia addominale). Il risultato genetico di I e di II livello ha riscontrato la presenza della variante S1235R in eterozigozi. L’analisi genetica di III Livello ha dato esito negativo. L’esito finale che ci è stato comunicato è che “il sospetto di fibrosi cistica non è stato attualmente confermato”. Abbiamo effettuato il test del sudore anche alla sorella maggiore, ora dodicenne, che non ha mai avuto sintomi della malattia. Anche a lei i test del sudore hanno dato esito patologico (Cloro 72,9 mEq/L) ed il test genetico è risultato identico al fratello (stessa variante). A quel punto è stato analizzato anche il DNA mio e di mio marito e per lui il risultato è stato uguale a quello dei bambini (io invece sono risultata negativa). Alla fine di tutta questa trafila di controlli e angosce varie io non ho ancora capito come sia possibile che, con test del sudore francamente positivo in entrambi i miei figli, l’esito sia quello di portatori sani quando, da quello che ho capito, il test più importante è proprio quello del sudore. Ho provato a leggere le vostre risposte per casi simili al mio, ma non riesco ancora a capire se devo tirare un sospiro di sollievo o se può venire fuori da un momento all’altro che i miei bambini (e mio marito?) siano tutti malati. Il piccolo che soffriva di bronchiti asmatiche ora non ha più avuto episodi simili. Ringrazio tantissimo tutti voi per il vostro lavoro.
Si conosce una certa variabilità del test del sudore e si sa che questa è maggiore quando i valori del test sono borderline come quelli di partenza nel caso del bambino.
– Per valutare l’attendibilità del test del sudore eseguito, sarebbe meglio conoscere la quantità di sudore raccolto e il valore del sodio, oltre che del cloro. Uno scarto di oltre 20 mEq/L di cloro fra un test e l’altro è comunque molto singolare, anche nell’ambito della variabilità dei valori borderline e non sappiamo come commentarla: forse il test andrebbe ripetuto, magari presso altro laboratorio qualificato.
– La mutazione riscontrata, S1235R, è per definizione mutazione dalle conseguenze variabili. Riportiamo sotto (1) che cosa dice il database CFTR2, che secondo i dati più recenti ritiene che possa essere responsabile tutt’al più di forme di patologia correlate al gene CFTR.
– Pensare a uno stato di malattia in entrambi i figli ci sembra molto improbabile perché sarebbe necessario ipotizzare la presenza in entrambi di una seconda mutazione lieve o dalle conseguenze variabili, ereditata dalla mamma. Perciò condividiamo quello che i medici del centro hanno detto e cioè che al momento, nonostante il risultato del test del sudore, “il sospetto di fibrosi cistica non è confermato”.
– È altamente improbabile che il papà sia malato, dato che non ne viene indicata cattiva salute, vista la paternità di due figlie, visto che per essere malato anche lui dovrebbe avere una seconda mutazione lieve o dalle conseguenze variabili che non è stata trovata. Comunque fare anche a lui il test del sudore può essere utile.
Come detto in altra risposta su questo sito (2), che commenta una situazione analoga, quando i risultati del test del sudore sono dubbi è utile ricorrere a test che misurano il funzionamento della proteina CFTR su altri tipi di cellule epiteliali: quindi il test dei potenziali nasali e la misura delle correnti intestinali (ICM). Questi test non sono in uso presso tutti i centri FC e andrebbero fatti solo presso quei pochi di provata esperienza, altrimenti i risultati sarebbero poco interpretabili.
1. Il grande archivio genetico-clinico CFTR2.org definisce S1235R una variante del gene (quindi priva di sicuri effetti patogeni), non una vera mutazione, che ha invece per definizione sempre effetti patogeni sicuri. E dice specificamente: “La variante S1235R non causa la fibrosi cistica anche quando fosse combinata con una mutazione del gene causante FC. Ci sono 106 pazienti con questa variante nel database. In base alle informazioni cliniche, alle prove di laboratorio e alle indagini in gruppi di soggetti sani che hanno questa variante, le nostre conclusioni sono che questa variante non causa la FC anche quando fosse combinata con una mutazione che causa la FC. La maggior parte degli individui che hanno la variante S1235R, anche se combinata con una mutazione che causa FC, sono sani. Un piccolo numero fra questi può sviluppare modesti sintomi o può essere diagnosticato affetto da patologia correlata al gene CFTR (CFTR-Related Disease), ma i sintomi non sono quelli della malattia FC in forma completa”.
2. Manifestazioni polmonari compatibili con FC in soggetto con test sudore ripetutamente positivi e assenza di mutazioni CFTR (test di 1° e 2° livello), 14/02/2017