Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Il solito problema della variante 5T associata a mutazione CFTR in soggetto con agenesia dei dotti deferenti

10 Marzo 2017

Il solito problema della variante 5T associata a mutazione CFTR in soggetto con agenesia dei dotti deferenti

Autore: Gaia
Domanda

Buonasera, scrivo per capire qualcosa in più riguardo la situazione di mio marito che presenta una mutazione DF508 in eterozigosi con genotipo IVS8 polyT 5T/9T. Chiarisco che le sopraccitate ricerche genetiche ci furono prescritte nel momento in cui, a causa di un’azoospermia ostruttiva, a mio marito veniva diagnosticata un’agenesia bilaterale dei dotti deferenti, che ci ha portati più avanti a tentare la fecondazione assistita con esito positivo (bimba femmina). Ora la mia domanda è: sarebbe necessario valutare la lunghezza del tratto TG? Potrebbe essere superiore a 12? Mio marito è portatore della malattia FC o è malato in forma atipica? La bambina corre rischi di ammalarsi anche se io non ho alcun tipo di mutazione? Grazie.

Risposta

La variante 5T fa parte del polimorfismo detto Poli-T, sul cui significato si possono trovare nel sito molte risposte (1). La variante 5T è considerata una mutazione del gene CFTR con penetranza variabile: vuol dire che non in tutti i soggetti in cui è presente ha effetti patologici, in alcuni sì, in altri no. Che cosa la rende capace di provocare patologia? Il fatto di essere accompagnata (sempre nel tratto del gene CFTR in cui è presente il 5T) da un altro polimorfismo, detto TG, in quanto costituito dalla sequenza di due basi, Timina e Guanina, che può essere ripetuta un numero variabile di volte e quindi avere lunghezza variabile (da 9 a 13 ripetizioni, eccezionalmente fino a 15). Se il tratto TG è ripetuto 12 o 13 volte (TG12 o TG13), è più probabile che il 5T provochi effetti patologici; se invece il tratto TG ha lunghezza 9, 10, 11 (TG9, TG10, TG11), è meno probabile che 5T dia conseguenze. Attenzione, queste conseguenze è certo che si manifestano solo se la combinazione 5T-TG12 o 5T-TG13, presente su di un cromosoma 7, si accompagna a una vera e propria classica mutazione del gene CFTR sull’altro cromosoma.

Nel soggetto della domanda, su una copia del suo cromosoma 7 è presente la vera mutazione F508del, sull’altro cromosoma 7 il polimorfismo 5T. Sappiamo però che ha un quadro di agenesia bilaterale dei deferenti e azoospermia ostruttiva, felicemente superato attraverso le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita, che hanno permesso alla coppia di avere una bambina.

Indagare la lunghezza del polimorfismo TG è utile per la completezza dell’indagine genetica, anche se è altamente probabile, sulla scorta delle anomalie dell’apparato riproduttivo, che sarà diagnosticato un TG uguale o maggiore di 12. È utile anche allargare al massimo il pannello di ricerca delle mutazioni per indagare la presenza di una seconda vera mutazione, che potrebbe pure essere presente sullo stesso cromosoma in cui si trovano i polimorfismi 5T (già diagnosticato) e TG (da diagnosticare). Qualunque sia il risultato dell’approfondimento delle indagini genetiche, quella che si configura è una fibrosi cistica atipica, detta anche CFTR-Related Disease, malattia correlata alla fibrosi cistica. Depongono per questa diagnosi le anomalie dell’apparato riproduttivo e il risultato delle indagini genetiche finora svolte. Non bastano però i test genetici: occorre un inquadramento clinico fatto in centro specializzato per FC. È utile infatti prendere in considerazione la storia di eventuali sintomi respiratori o intestinali, eseguire un test del sudore e altre indagini che il medico FC valuti necessarie. Alla fine sarà l’insieme di queste informazioni a rendere più robusta la diagnosi e permettere un giudizio sulla prognosi e sui comportamenti da seguire in futuro.

La bambina può aver ereditato dal padre o la mutazione F508del o il tratto 5T. Poiché la mamma ha fatto il test genetico e non è risultata portatrice, dalla mamma non ha ricevuto nessuna mutazione del gene CFTR. Quindi è solo portatrice o di F508del o di 5T. In entrambi i casi, non avendo nessun’altra mutazione sull’altro cromosoma, sicuramente non è destinata a presentare sintomi di FC, né adesso né in futuro. Piuttosto sarà opportuno che, nel caso fosse portatrice o di F508del o di 5T, in età riproduttiva conosca il proprio stato genetico e chieda al partner di fare il test per il portatore FC. Suggeriamo peraltro che tale indagine venga fatta solo quando la bimba avrà raggiunto appunto l’età riproduttiva e concordi consapevolmente con la scelta di farla.

1. Ancora sulle varianti alleliche (polimorfismi) poli-T e TGm, 23/06/2014

G. Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora