Autore: Dr Donatello Salvatore - Centro Regionale FC, Osp. San Carlo, Potenza
Il Meningococco (o Neisseria meningitidis) è un batterio che causa meningiti (infezioni delle membrane che avvolgono il cervello) e setticemie, gravi infezioni del sangue. Solo cinque tipi Meningococco (A, B, C, Y, W135) sono capaci di provocare malattia nell’uomo, anche se rimane sempre alto (approssimativamente il 30%) il numero delle infezioni segnalate per le quali non è disponibile conoscere lo specifico sierogruppo capsulare. La meningite B e la meningite C sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia. Le infezioni da Meningococco possono essere molto gravi, ma sono poco frequenti, con meno di 200 casi all’anno documentati e incidenza del fenomeno (n° di casi in un certo periodo di tempo) sostanzialmente stabile negli ultimi anni, tale che, a giudizio degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, si può parlare di “epidemia mediatica”.
La vaccinazione è certamente lo strumento migliore per proteggersi dall’infezione.
Quando si verifica un caso di meningite da Meningococco, è importante identificare il più rapidamente possibile i contatti stretti da sottoporre a profilassi antibiotica. In particolare, è importante contattare i conviventie coloro che hanno avutorapporti con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la data della diagnosi.
Quali sono le vaccinazioni disponibili contro i meningococchi?
I vaccini coniugati, che vengono preparati legando alcune proteine alle sostanze (polisaccaridi) della superficie del meningococco per rendere il vaccino più efficace anche nei primi mesi di vita.
I vaccini polisaccaridici, contro i sierotipi A, C, W135, Y, che si possono somministrare dai 2 anni di età perchè non sono in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore e hanno durata dell’efficacia limitata nel tempo (in media 3 – 5 anni).
Fino ad oggi sono disponibili vaccini contro i seguenti sierogruppi di meningococco:
Vaccino coniugato contro il solo Meningococco C (Men C). Viene utilizzato per la prevenzione della malattia invasiva da Neisseria Meningitidis di gruppo C, è costituito dal polisaccaride della capsula del batterio sempre legato con una proteina. Può essere usato dal 3° mese di vita, ha una grande capacità di difendere dalla malattia e determina una protezione di lunga durata.
Il Piano nazionale vaccini 2012-2014 (l’ultimo in vigore) prevede la possibilità di somministrazione del MenC a tutti i bambini di età compresa tra 13 e 15 mesi, in concomitanza con il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) e agli adolescenti non precedentemente immunizzati.
Questo vaccino è indicato, inoltre, per tutti gli adolescenti non precedentemente vaccinati. La vaccinazione è anche raccomandata, indipendentemente dall’età, ai bambini che frequentano l’asilo nido. Per indurre la protezione possono essere necessarie una o più dosi secondo l’età alla quale viene somministrato il vaccino. La vaccinazione a 13-15 mesi è confermata nel nuovo Piano vaccinale 2017 – 2019 (ancora da approvare). È anche possibile anticipare la vaccinazione, in soggetti a più alto rischio, con tre dosi a 3, 5 e 11 mesi. Sopra i 12 mesi, invece, è sufficiente una dose singola.
Vaccino quadrivalente coniugato (Mcv4). Protegge verso 4 ceppi di Meningococco, A, C, Y, W135; è costituito dal polisaccaride della capsula dei 4 sierogruppi, ciascuno legato con una proteina che gli permette di stimolare una memoria immunitaria, fondamentale per la durata della protezione. Può essere usato a partire dall’anno di età. È raccomandato per viaggi in paesi dove questi tipi di Meningococco sono presenti (Africa subsahariana) e per soggetti affetti da patologie che li espongono a maggior rischio di infezione o per gli adolescenti di 12-16 anni già vaccinati contro il Meningococco C. È sufficiente una dose singola. Il nuovo piano vaccinale 2017-2019, ancora da approvare, prevede di inserire questa vaccinazione per tutti gli adolescenti.
Vaccino coniugato contro il Meningococco B, di recente introduzione. Viene utilizzato per la prevenzione della malattia invasiva da Neisseria Meningitidis di gruppo B, è costituito da alcune componenti del batterio che si sono dimostrate capaci di una efficacie risposta protettiva. Il numero di dosi è diverso secondo l’età del bambino. Attualmente non esiste una raccomandazione per la vaccinazione di tutti i bambini sul territorio nazionale con questo vaccino. Il vaccino protegge contro quasi il 90 per cento dei ceppi di Meningococco B e si può fare a partire dai 2 mesi. Il nuovo piano vaccinale 2017-2019, ancora da approvare, prevede di inserire questa vaccinazione per tutti i nuovi nati con 3 dosi nel primo anno di vita e una quarta a 13 mesi. La logica di questo calendario è data dal fatto che l’incidenza è maggiore nel primo anno di vita e cala con l’aumentare dell’età.
Vaccino polisaccaridico tetravalente (A, C, W135, Y). È indicato oltre i due anni di età per le persone che si recano in paesi dove i sierotipi A, C, W135 e Y sono causa di epidemie. La vaccinazione consiste in una singola dose ed è efficace per tre anni.
Per chi è indicata la vaccinazione?
Alcuni pazienti dovrebbero essere protetti a qualsiasi età contro le malattie da Meningococco se presentano malattie di base come: talassemia (anemia mediterranea) e anemia falciforme, asplenia funzionale o anatomica (assenza della milza), immunodepressione e immunodeficienze, diabete tipo 1, insufficienza renale, malattie croniche del fegato, perdita di liquido cerebrospinale. La vaccinazione è anche raccomandata, indipendentemente dall’età, ai bambini che vivono in comunità e in corso di epidemie o viaggi in zone nella quali circola la malattia. Anche per chi si reca in zone geografiche in cui è presente un aumentato rischio di trasmissione, tipicamente la “cintura della meningite” in Africa e i pellegrinaggi a La Mecca, la vaccinazione contro i sierogruppi A, C, Y, W135 è una fondamentale misura di protezione.
Da un punto di vista pratico, il nuovo piano nazionale vaccini 2017-2019 prevede:
Anti-Meningococco B. La somministrazione delle 3 dosi iniziali del vaccino anti-Meningococco B (raccomandata per tutti i nuovi nati) deve essere effettuata nel primo anno di vita e una quarta dose a 13 mesi. Essendo l’incidenza massima delle malattie invasive causate da tale agente eziologico rilevata nei primi due anni di vita, è cruciale iniziare il più presto possibile il ciclo di somministrazioni. Dal momento che la somministrazione simultanea del vaccino meningococcico B con altri prodotti determina aumento della frequenza di febbre di grado moderato/elevato, è opportuno evitare la co-somministrazione con altri vaccini previsti in calendario. Nel caso la vaccinazione fosse iniziata dopo il 6° mese, e possibile utilizzare un ciclo a sole 3 dosi, con le prime due raccomandate al 7° e al 9° mese di vita.
Nei bambini più grandi di 2 anni l’incidenza delle infezioni da Meningococco B cala drasticamente, per cui l’indicazione alla esecuzione di questo vaccino diventa meno pressante.
Anti-Meningococco C. La vaccinazione contro il Meningococco C viene eseguita al 13°-15° mese di vita. Per una seconda coorte di ragazzi, a 12-14 anni, si raccomanda che una dose di vaccino Men ACWY coniugato sia effettuata sia ai soggetti mai vaccinati in precedenza, sia ai bambini già immunizzati nell’infanzia con Men C o Men ACWY.
Con l’entrata in vigore del Piano nazionale vaccini 2017-2019, essendo esso legato ai livelli essenziali di assistenza (LEA), questi vaccini saranno gratuiti, nelle fasce di età indicate.
Al momento attuale, nelle diverse regioni italiane, sono diversi gli schemi applicati, per cui bisogna fare riferimento agli uffici vaccinali della propria ASL per conoscere la situazione.
Per chi è controindicata la vaccinazione?
La vaccinazione è controindicata per coloro che hanno manifestato una reazione allergica grave dopo una precedente somministrazione dello stesso vaccino o di un qualsiasi suo componente. Inoltre la vaccinazione va posticipata per i pazienti che presentano una patologia acuta grave. La gravidanza non rappresenta una controindicazione e la vaccinazione è raccomandata nel caso in cui ci sia un aumentato rischio di malattia.
Come viene somministrato il vaccino?
I vaccini vengono somministrati mediante iniezione intramuscolare che viene effettuata nei neonati preferibilmente nella zona anterolaterale della coscia, nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti nel muscolo deltoide.
Quali possono essere gli eventi avversi dopo la vaccinazione?
Questi vaccini hanno un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. Gli effetti indesiderati più comuni sono rossore, gonfiore e dolore nel sito di iniezione, che durano 1-2 giorni e si presentano nel 5-10% dei casi. Le reazioni sistemiche sono più rare e comprendono febbre di intensità moderata, sonnolenza, cefalea e malessere generale. Di solito questi effetti compaiono e si risolvono in 2-3 giorni.
Estremamente rare, ma descritte come per qualsiasi altra vaccinazione, vi possono essere reazioni allergiche di varia entità fino allo shock anafilattico.
I vaccini contro i meningococchi possono causare la meningite?
No. Solo il batterio Neisseria meningitidis può causare la malattia moltiplicandosi e diffondendosi nell’organismo. I vaccini non sono costituiti dal batterio intero attivo, ma solo da alcune sue componenti capaci però di stimolare una risposta immunitaria contro il Meningococco.
Le persone con fibrosi cistica come devono comportarsi? La fibrosi cistica non ha un’indicazione specifica sui programmi vaccinali, per cui i i bambini, adolescenti e adulti con FC, mediamente, avranno le stesse indicazioni delle altre persone di pari età e dovranno seguire il calendario vaccinale previsto nel piano vaccini, sia per il vaccino anti–Meningococco sia, soprattutto, per tutte le altre vaccinazioni. In aggiunta, ricordiamo solo che le persone con FC hanno l’indicazione a eseguire annualmente il vaccino anti–influenzale.
Vaccini anti-Meningocco. Un aggiornamento al 2017
Il Meningococco (o Neisseria meningitidis) è un batterio che causa meningiti (infezioni delle membrane che avvolgono il cervello) e setticemie, gravi infezioni del sangue. Solo cinque tipi Meningococco (A, B, C, Y, W135) sono capaci di provocare malattia nell’uomo, anche se rimane sempre alto (approssimativamente il 30%) il numero delle infezioni segnalate per le quali non è disponibile conoscere lo specifico sierogruppo capsulare. La meningite B e la meningite C sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia.
Le infezioni da Meningococco possono essere molto gravi, ma sono poco frequenti, con meno di 200 casi all’anno documentati e incidenza del fenomeno (n° di casi in un certo periodo di tempo) sostanzialmente stabile negli ultimi anni, tale che, a giudizio degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, si può parlare di “epidemia mediatica”.
La vaccinazione è certamente lo strumento migliore per proteggersi dall’infezione.
Quando si verifica un caso di meningite da Meningococco, è importante identificare il più rapidamente possibile i contatti stretti da sottoporre a profilassi antibiotica. In particolare, è importante contattare i conviventi e coloro che hanno avuto rapporti con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la data della diagnosi.
Quali sono le vaccinazioni disponibili contro i meningococchi?
I vaccini coniugati, che vengono preparati legando alcune proteine alle sostanze (polisaccaridi) della superficie del meningococco per rendere il vaccino più efficace anche nei primi mesi di vita.
I vaccini polisaccaridici, contro i sierotipi A, C, W135, Y, che si possono somministrare dai 2 anni di età perchè non sono in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore e hanno durata dell’efficacia limitata nel tempo (in media 3 – 5 anni).
Fino ad oggi sono disponibili vaccini contro i seguenti sierogruppi di meningococco:
Il Piano nazionale vaccini 2012-2014 (l’ultimo in vigore) prevede la possibilità di somministrazione del MenC a tutti i bambini di età compresa tra 13 e 15 mesi, in concomitanza con il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) e agli adolescenti non precedentemente immunizzati.
Questo vaccino è indicato, inoltre, per tutti gli adolescenti non precedentemente vaccinati. La vaccinazione è anche raccomandata, indipendentemente dall’età, ai bambini che frequentano l’asilo nido. Per indurre la protezione possono essere necessarie una o più dosi secondo l’età alla quale viene somministrato il vaccino. La vaccinazione a 13-15 mesi è confermata nel nuovo Piano vaccinale 2017 – 2019 (ancora da approvare). È anche possibile anticipare la vaccinazione, in soggetti a più alto rischio, con tre dosi a 3, 5 e 11 mesi. Sopra i 12 mesi, invece, è sufficiente una dose singola.
Per chi è indicata la vaccinazione?
Alcuni pazienti dovrebbero essere protetti a qualsiasi età contro le malattie da Meningococco se presentano malattie di base come: talassemia (anemia mediterranea) e anemia falciforme, asplenia funzionale o anatomica (assenza della milza), immunodepressione e immunodeficienze, diabete tipo 1, insufficienza renale, malattie croniche del fegato, perdita di liquido cerebrospinale. La vaccinazione è anche raccomandata, indipendentemente dall’età, ai bambini che vivono in comunità e in corso di epidemie o viaggi in zone nella quali circola la malattia. Anche per chi si reca in zone geografiche in cui è presente un aumentato rischio di trasmissione, tipicamente la “cintura della meningite” in Africa e i pellegrinaggi a La Mecca, la vaccinazione contro i sierogruppi A, C, Y, W135 è una fondamentale misura di protezione.
Da un punto di vista pratico, il nuovo piano nazionale vaccini 2017-2019 prevede:
Nei bambini più grandi di 2 anni l’incidenza delle infezioni da Meningococco B cala drasticamente, per cui l’indicazione alla esecuzione di questo vaccino diventa meno pressante.
Con l’entrata in vigore del Piano nazionale vaccini 2017-2019, essendo esso legato ai livelli essenziali di assistenza (LEA), questi vaccini saranno gratuiti, nelle fasce di età indicate.
Al momento attuale, nelle diverse regioni italiane, sono diversi gli schemi applicati, per cui bisogna fare riferimento agli uffici vaccinali della propria ASL per conoscere la situazione.
Per chi è controindicata la vaccinazione?
La vaccinazione è controindicata per coloro che hanno manifestato una reazione allergica grave dopo una precedente somministrazione dello stesso vaccino o di un qualsiasi suo componente. Inoltre la vaccinazione va posticipata per i pazienti che presentano una patologia acuta grave. La gravidanza non rappresenta una controindicazione e la vaccinazione è raccomandata nel caso in cui ci sia un aumentato rischio di malattia.
Come viene somministrato il vaccino?
I vaccini vengono somministrati mediante iniezione intramuscolare che viene effettuata nei neonati preferibilmente nella zona anterolaterale della coscia, nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti nel muscolo deltoide.
Quali possono essere gli eventi avversi dopo la vaccinazione?
Questi vaccini hanno un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. Gli effetti indesiderati più comuni sono rossore, gonfiore e dolore nel sito di iniezione, che durano 1-2 giorni e si presentano nel 5-10% dei casi. Le reazioni sistemiche sono più rare e comprendono febbre di intensità moderata, sonnolenza, cefalea e malessere generale. Di solito questi effetti compaiono e si risolvono in 2-3 giorni.
Estremamente rare, ma descritte come per qualsiasi altra vaccinazione, vi possono essere reazioni allergiche di varia entità fino allo shock anafilattico.
I vaccini contro i meningococchi possono causare la meningite?
No. Solo il batterio Neisseria meningitidis può causare la malattia moltiplicandosi e diffondendosi nell’organismo. I vaccini non sono costituiti dal batterio intero attivo, ma solo da alcune sue componenti capaci però di stimolare una risposta immunitaria contro il Meningococco.
Le persone con fibrosi cistica come devono comportarsi?
La fibrosi cistica non ha un’indicazione specifica sui programmi vaccinali, per cui i i bambini, adolescenti e adulti con FC, mediamente, avranno le stesse indicazioni delle altre persone di pari età e dovranno seguire il calendario vaccinale previsto nel piano vaccini, sia per il vaccino anti–Meningococco sia, soprattutto, per tutte le altre vaccinazioni. In aggiunta, ricordiamo solo che le persone con FC hanno l’indicazione a eseguire annualmente il vaccino anti–influenzale.