Buon giorno, sono la mamma di un bambino a cui fino ad ora avevano diagnosticato allergia agli acari in versione massima e che aveva avuto alcune otiti e bronchiti asmatiche.
Ha avuto episodi ricorrenti di tosse, specialmente in periodi particolari, come i cambi di stagione. Cresce sano e non ha problemi di peso e altezza: è al 97° percentile. Ci siamo recati da un nuovo pneumologo a Udine, il quale, guardando la sua cartella clinica passata e sentendo il suo polmone, mi ha detto che dobbiamo fare il test del sudore perché al 90 per cento ha la fibrosi cistica.
Sono sprofondata perché mai nessuno, anche durante i due ricoveri di mio figlio, mi ha mai parlato di tutto ciò. Mi ha anche ribadito che mio figlio, quella volta che ha avuto problemi di ossigenazione, circa 2 anni fa, è stato per la fibrosi cistica.
La mia domanda è: può un bambino, che è migliorato in questi anni tanto da non avere più bronchiti, avere la fibrosi cistica? Cordiali saluti.
Sì, effettivamente questa sentenza di sospetto diagnostico, come riferita da chi ci pone la domanda, impressiona anche noi. Tuttavia, dobbiamo anche pensare che il medico che ha visitato il ragazzo e ha esaminato tutta la documentazione clinica del suo passato abbia ricavato indizi sufficienti da suggerire l’ipotesi di fibrosi cistica e quindi da prescrivere il test del sudore. In realtà il ragazzo della domanda sembra avere un storia importante di allergia agli acari con episodi forse rilevanti di asma, che sembrano essersi attenuati nel tempo.
E’ vero che la fibrosi cistica può manifestarsi in vario modo, anche con espressioni asmatiformi sul piano respiratorio. Conforta che, nonostante questa storia allergico-asmatica, il ragazzo sia cresciuto bene. Vi sono in realtà anche forme piuttosto miti e atipiche della malattia.
Detto questo, non c’è che aspettare l’esito del test del sudore, che si spera venga fatto in doppio (su entrambi gli avambracci) e con una raccolta di sudore, per ciascuna prova, non inferiore a 75 mg.