Salve, a mia figlia è stata diagnosticata la fibrosi cistica a un mese e mezzo di età, attraverso screening neonatale. Attualmente mia figlia ha più di sette mesi e sta bene, nel senso che non risulta avere insufficienza pancreatica e non ha presentato nessun problema respiratorio come tosse, asma, ecc. Considerando che dall’esame genetico è stata finora ritrovata una sola mutazione appartenente alla prima classe (R1162X), mentre la seconda è ancora in fase di ricerca, la mia domanda è: potrebbe avere una forma lieve della malattia? La seconda mutazione potrebbe essere una di quelle ad andamento benigno nonostante il test del sudore sia intorno a 100? Altrimenti come si spiega che a differenza di altri bimbi mia figlia sta bene? Grazie.
Partiamo dall’ultima domanda: il fatto che una bimba di sette mesi diagnosticata affetta da FC attraverso screening neonatale stia bene, non abbia avuto sintomi respiratori e cresca perfettamente, oggi è situazione molto frequente, indipendentemente dal tipo di mutazioni presenti nel genotipo. La malattia è cambiata non solo per il grande numero di adulti, ma forse ancor di più per l’alto numero di bambini che stanno bene e hanno una buona qualità di vita. In passato erano più comuni manifestazioni respiratorie precoci che portavano a complicanze precoci, proprio perché sottodiagnosticate e non adeguatamente curate. Sono interessanti a questo riguardo i dati forniti da un progetto di ricerca finanziato da questa Fondazione (1), dove si vede che fra i bambini italiani scrinati quelli che non stanno bene sono quelli che presentano particolari condizioni di rischio (per esempio un’occlusione intestinale alla nascita), ma la grande maggioranza gode di una situazione generale molto diversa dal passato.
Passiamo alla domanda riguardante quali previsioni per il futuro siano possibili in base al fatto che la bambina non presenti sintomi d’insufficienza pancreatica, abbia test del sudore con elevato livello di cloro (100 mEq/L) e una mutazione ancora sconosciuta nel genotipo (mentre quella identificata è una mutazione di tipo stop, quindi severa). Non si può dire molto, si possono fare alcuni ragionamenti. Lo stato attuale di sufficienza pancreatica potrebbe essere dovuto alla presenza di una mutazione che permette un certo funzionamento della proteina CFTR, quindi una mutazione lieve. Sappiamo infatti che per quello che riguarda il pancreas, la presenza di una mutazione lieve è dominante sull’effetto della mutazione severa e permette che la ghiandola mantenga una certa quota di tessuto funzionante. Purtroppo non si sa per quanto tempo: potrebbe sopravvenire insufficienza pancreatica nei prossimi anni oppure nell’adolescenza oppure anche mai, per questo vanno effettuati controlli periodici. Tuttavia, anche nei casi con entrambe le mutazioni di tipo severo, è possibile che il pancreas conservi qualche funzionalità nei primi mesi di vita. Quindi il fatto che la bambina attualmente sia pancreas-sufficiente può suggerire che la seconda mutazione possa essere di tipo lieve (ma potrebbe essere anche di tipo severo).
Bisogna anche osservare che le mutazioni lievi che si accompagnano a sufficienza pancreatica per lo più si associano a valori di cloro nel sudore non elevati (2), pertanto il valore di cloro nel sangue indicato nella domanda (100 mEq/L) non dovrebbe essere compatibile con una mutazione lieve.
Importante ricordare che la definizione di mutazione lieve o severa si è dimostrata valida e quindi si usa per quello che riguarda gli effetti sul pancreas; non si può estendere alla situazione polmonare, perché sappiamo che il polmone, al contrario del pancreas, è un organo aperto, influenzato da una serie di fattori molto diversi oltre che dal tipo di mutazioni CFTR (es: batteri, clima, terapie, geni modificatori del gene CFTR). Quindi le previsioni per quanto riguarda l’evoluzione del quadro polmonare a livello individuale sono purtroppo molto difficili da fare. Il nostro suggerimento è di spostare l’interesse sul fatto che l’altra mutazione, R1162X, è mutazione di tipo stop e come tale candidata al trattamento con un farmaco (Ataluren), del quale su questo sito si possono trovare molte notizie.
1) Progetto FFC#19/2012 Fattori di rischio per esiti sfavorevoli nei neonati FC diagnosticati tramite lo screening neonatale in Italia (anni 2009 -2011)
2) Sebro R, Levy H, Schneck K, Dimmock D, Raby BA, Cannon CL, Broeckel U, Risch NJ. Cystic fibrosis mutations for p.F508del compound heterozygotes predict sweat chloride levels and pancreatic sufficiency. Clin Genet. 2012 Dec;82(6):546-51.