Buongiorno, sono padre di una bambina che attualmente ha un mese esatto. Al test di screening neonatale FC, a 5 giorni dalla nascita, aveva un IRT di 98. Ripetuto il test a 30 giorni, questo valore era sceso a 58, ma sempre entro un livello patologico. Il test genetico, condotto dall’ospedale su 58 mutazioni sul primo campione di sangue, è risultato negativo. Io ho fatto il test per vedere se sono un portatore sano e non lo sono. Volevo avere un vostro parere circa le possibilità che questa malattia sia effettivamente in essere in nostra figlia, chiedervi se ciò possa essere attribuibile a una mutazione spontanea e domandarvi a questo punto se ciò che possa diventare dirimente ai fini di una diagnosi sia il test del sudore.
Non sappiamo quali siano i valori di riferimento del centro di screening, comunque 98 ng/ml è un valore decisamente elevato e fortemente sospetto di malattia fibrosi cistica; è sceso poi a 58 ng/ml, valore ancora sospetto. Il fatto che la bimba sia negativa alla ricerca di 58 mutazioni purtroppo non ha un grande peso ai fini di allontanare il sospetto della malattia. Così pure il fatto che il papà sia risultato negativo alla ricerca delle mutazioni CFTR non aggiunge molto. Se ha fatto lo stesso test della bambina, con la ricerca delle più comuni mutazioni, è logico pensare che bambina e papà risultino allo stesso modo negativi. Il problema sta nel tipo di test genetico eseguito: è indispensabile farne uno molto più approfondito, in grado di diagnosticare un numero più elevato di mutazioni e anche mutazioni rare. Ed è bene che allo stesso test genetico approfondito vengano sottoposti bambina, papà e mamma.
Per quanto riguarda la bambina, il test del sudore rappresenta il test diagnostico ancora oggi fondamentale nel campo della fibrosi cistica ed è opportuno che sia fatto al più presto, anche non avendo ancora in mano il risultato del test genetico.
Non siamo sicuri di capire che cosa si intenda per mutazione spontanea e per malattia fibrosi cistica attribuibile a mutazione spontanea. Forse si allude all’ipotesi che la bambina possa essere affetta da fibrosi cistica se nel suo corredo genetico sono presenti mutazioni del gene CFTR non trasmesse dai genitori, ma comparse solo in lei per la prima volta, come evento mutazionale del tutto nuovo: in termine medico si dicono mutazioni de novo e in teoria non si possono escludere (1). Infatti soggetti affetti da FC dovuta a mutazioni de novo si conoscono nella letteratura scientifica, ma va detto che sono casi eccezionali (vedi voci bibliografiche 2 e 3). Però in questi soggetti è presente come de novo una sola delle due mutazioni e non entrambe, come è indispensabile che sia per avere la malattia. Sarebbe ancora più eccezionale che entrambe fossero mutazioni de novo (non ci risultano casi al mondo pubblicati).
1) Le mutazioni “de novo” del gene CFTR non sono rarissime, 17/07/2008
2) Křenková P, Piskáčková T, Holubová A, et al. “Distribution of CFTR mutations in the Czech population: positive impact of integrated clinical and laboratory expertise, detection of novel/de novo alleles and relevance for related/derived populations”. J Cyst Fibros. 2013 Sep;12(5):532-7. doi: 10.1016/j.jcf.2012.12.002. Epub 2012 Dec 29
3) Norek A, Stremska M, Sobczyńska-Tomaszewska A, Wertheim-Tysarowska K, Dmeńska H, Jurek M.
“Novel de novo large deletion in cystic fibrosis transmembrane conductance regulator gene results in a severe cystic fibrosis phenotype”. J Pediatr. 2011 Aug;159(2):343-6.e1. doi: 10.1016/j.jpeds.2011.04.022. Epub 2011 Jun 12.