Oggi sappiamo che le donne FC hanno la possibilità di intraprendere e di portare a termine una gravidanza. Quindi, anche se la loro fertilità è inferiore a quella della popolazione generale, principalmente perché il muco cervicale uterino è più denso della norma, è essenziale che, al fine di programmare il loro percorso procreativo, facciano uso di metodi anticoncezionali. Inoltre, condividendo con le donne non affette da FC, l’eventualità di ammalarsi per patologia oncologica a carico del sistema riproduttivo, devono sottoporsi alle necessarie procedure di screening per prevenirne l’insorgenza. Gli autori di questo studio (1), operatori presso il Centro FC dell’adulto di Lione in Francia, hanno indagato questo tema, sottoponendo un questionario ad hoc a tutte le donne adulte seguite presso il loro centro nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2014.
Le domande, che prevedevano una risposta binaria (si, no) comprendevano informazioni su eventuali gravidanze pregresse, l’uso di contraccettivi, la frequenza di controlli ginecologici e l’esecuzione di screening oncologico tramite Pap Test. In caso di risposta affermativa, ulteriori dettagli venivano richiesti. Sono state intervistate 120 donne (19 di queste erano state sottoposte a trapianto polmonare): 27 (cinque trapiantate) avevano avuto almeno una gravidanza; 11 ne avevano avuto due; due tre e una quattro. Le altre nessuna gravidanza. Il 64% delle donne intervistate (72/113 donne, essendo state escluse le donne in post menopausa e quelle in stato di gravidanza) facevano uso di contraccettivi. Il 74% (89/120) delle intervistate hanno dichiarato di essere in follow up ginecologico, ma di queste solo 47/89 erano seguite annualmente. Avevano effettuato almeno uno screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina 72/120, ma solo 51/72 avevano effettuato, secondo le raccomandazioni vigenti in Francia, un esame entro i tre anni precedenti.
Gli autori, commentando i loro dati, paragonano i risultati ottenuti a quelli segnalati per la popolazione generale. Le donne FC usano sistemi anticoncezionali in misura ridotta e adottano prevalentemente il contraccettivo ormonale per via orale (in questo simili alle donne della popolazione generale). Questo metodo contraccettivo, relativamente controindicato solo nelle pazienti FC con diabete di lunga durata, è stato negli ultimi anni ritenuto non solo consigliabile, ma addirittura associato a un andamento migliore della broncopneumopatia. Si suppone infatti che sia protettivo nei confronti delle infezioni respiratorie il blocco della secrezione spontanea di ormoni estrogeni che il contraccettivo esercita, ma il dato, suggerito sulla base di quanto raccolto dal Registro Irlandese, non è a tutt’oggi confermato (2). Le donne FC, hanno un’attenzione diminuita (42,5% versus 56,6% rispettivamente) rispetto alla prevenzione ginecologica, anche se il dato può essere giustificato anche dall’età media della popolazione FC, che è inferiore. Viene ribadito però che il tumore della cervice uterina deve essere prevenuto anche grazie alla vaccinazione anti Papilloma Virus, soprattutto nelle donne trapiantate, che sono più soggette delle altre a problemi oncologici, data la terapia immunosoppressiva a cui sono sottoposte.
Questo studio ha permesso di focalizzare come il problema ginecologico nelle donne FC adulte richieda ulteriore attenzione e come sia necessario che i sanitari dei centri FC in cui le pazienti sono seguite interagiscano con gli specialisti ginecologi, al fine di ottimizzare le cure anche in questo specifico settore.
1) Pousset Jablonski C, Reynaud Q, Perceval M, Nove-Josserand R, Durupt S, Lega JC, Durieu I, Contraceptive practices and cervical screening in women with cystic fibrosis.
2) Il livello di estrogeni influenza la presenza di pseudomonas mucoide e le esacerbazioni in fibrosi cistica ?, 19/06/2012