La somministrazione di una soluzione per via aerosolica molto concentrata richiama acqua dalle cellule bronchiali all’interno del lume delle vie respiratorie, aumentando il grado di idratazione del secreto bronchiale e migliorando la sua fluidità. Su queste basi, uno studio condotto in Australia su 164 pazienti FC e pubblicato nel 2006 (Elkins et all) (1) aveva dimostrato che la soluzione ipertonica al 7% somministrata per aerosol era in grado di migliorare i parametri di funzionalità respiratoria e di diminuire il numero di riacutizzazioni respiratorie nei pazienti affetti da FC. I pazienti studiati erano in condizioni respiratorie di base medio-buone (FEV1% 76 ± 21) e avevano effettuato terapia con soluzione ipertonica per 48 settimane. Di fatto, quindi, negli ultimi cinque anni, la soluzione ipertonica per aerosol è diventata di uso frequente in FC, essendo soprattutto prescritta in pazienti con funzionalità respiratoria buona, in alternativa ad altri mucolitici per aerosol (soprattutto DNAse) e previa esclusione di effetti collaterali, nel singolo paziente, dopo la prima somministrazione.
In questo studio (2) gli Autori hanno voluto aggiornare le informazioni sull’uso di ipertonica per aerosol focalizzando la loro attenzione sulla frequenza delle riacutizzazioni respiratorie, estendendo lo studio anche a pazienti affetti da broncopneumopatia (BPN) grave e raccogliendo dati relativi ad un lungo periodo di follow up. Sono stati studiati retrospettivamente 424 pazienti, che erano stati in regolare follow-up nel periodo gennaio 2006/gennaio 2009 presso il Centro FC dell’Università di Saint Louis (USA) e che avevano presentato complessivamente 340 esacerbazioni polmonari, definite come patologia respiratoria acuta con necessità di terapia antibiotica per via endovenosa. I pazienti entrati nello studio (età media 31 ±11 anni, 55% maschi) sono stati divisi in tre categorie sulla base dei valori di funzionalità respiratoria: 12% con BPN lieve (FEV1>70%), 45% con BPN moderata (FEV1: 70%-40%) e 42% con BPN grave (FEV1 <40%). La soluzione ipertonica era stata somministrata in 99/340 pazienti. Per ogni paziente sono state raccolte informazioni riguardo all’uso del mucolitico DNAse, i germi colonizzanti le vie respiratorie e le tecniche di fisioterapia respiratoria utilizzate.
Una riduzione nella frequenza delle riacutizzazioni polmonari nei pazienti che avevano effettuato terapia con soluzione ipertonica rispetto a quelli che non l’avevano effettuata è stata dimostrata, con buona evidenza, nella categoria di pazienti con BPN lieve. La frequenza risultava ridotta, anche se in modo meno rilevante, anche nelle altre categorie. Tra i 60 pazienti con BPN grave 4 pazienti aveva interrotto la terapia con ipertonica per la comparsa di effetti collaterali associabili alla terapia.
Gli Autori concludono il loro studio affermando che la soluzione ipertonica per via aerosolica è risultata sostanzialmente ben tollerata ed efficace nel ridurre le riacutizzazioni respiratorie anche nei pazienti con BPN più grave (per i quali mancavano a tutt’oggi informazioni). È inoltre sottolineato che la soluzione ipertonica ha dimostrato un valore aggiunto rispetto alla terapia quotidiana con DNAse e fisioterapia respiratoria, presenti nel protocollo terapeutico quotidiano di tutti i pazienti indagati. Tuttavia, come gli Autori stessi sottolineano, il valore dei risultati ottenuti è ridotto dal fatto che, essendo la ricerca basata su dati raccolti retrospettivamente, i gruppi di pazienti messi a confronto non erano omogenei quanto a caratteristiche cliniche. I pazienti in cui era stata somministrata ipertonica erano, infatti, in condizioni migliori rispetto agli altri, avendo complessivamente valori di funzionalità respiratoria migliori e Pseudomonas aeruginosa meno frequente nell’espettorato.
In conclusione, questo lavoro ha il merito di suggerire che la soluzione ipertonica può essere prescritta in tutti i pazienti FC e che può essere utile aggiungerla anche nell’ambito di un programma terapeutico che prevede già l’utilizzo di un mucolitico come la DNAse. Certamente, i risultati sull’efficacia nella popolazione più compromessa non sono molto evidenti ma, come gli Autori stessi dichiarano, fino a quando non saranno a disposizione presidi più efficaci, può valer la pena di utilizzare la soluzione ipertonica per via aerosolica anche in questi pazienti.
1) Elkins M ” A Controlled Trial of Long-Term Inhaled Hypertonic Saline in Patients with Cystic Fibrosis” N Engl J Med 2006;354:229-40
2) D. Dmello ” Stratified assessment of the role of inhaled hypertonic saline in reducing cystic fibrosis pulmonary exacerbations: a retrospective analysis” BMJ Open 2011;
1:e000019 .doi:10.1136