Il mannitolo è un alcool-zucchero ad azione osmotica, capace di richiamare acqua nelle vie aeree a seguito di inalazione. Per tale ragione sono stati e si stanno conducendo studi per valutarne proprietà terapeutiche fluidificanti in pazienti FC. Sono stati pubblicati nel giugno scorso i risultati di uno studio di fase II (1), condotto in 7 centri di Australia e Nuova Zelanda, in cui sono stati trattati con 420 mg di mannitolo polvere (Aridol), inalato con lo strumento Osmohaler, 49 soggetti di età maggiore di 8 anni (27 adulti). Era uno studio randomizzato controllato con placebo in doppio cieco. Metà dei soggetti ricevevano due volte al giorno mannitolo per due settimane e l’altra metà placebo per lo stesso periodo. Dopo due settimane senza trattamento si invertivano le sequenze: quelli già in mannitolo ricevevano placebo e viceversa gli altri.
Il trattamento con mannitolo ha incrementato la FEV1 del 7% rispetto ai valori di partenza: l’incremento con il placebo era dello 0,3%.
La tolleranza al trattamento è stata giudicata buona, anche se in 9 soggetti trattati con mannitolo e 5 soggetti trattati con placebo si è avuta transitoria caduta di FEV1. Bisogna dire che tutti i farmaci somministrati per aerosol a pazienti CF hanno in un certo numero di casi la tendenza a provocare tosse e a ridurre transitoriamente il FEV1 (effetto broncoirritante). Il mannitolo non sembra comportarsi in maniera diversa da altri farmaci sotto questo profilo.
Un recente studio condotto in Inghilterra (2) ha valutato l’effetto broncoirritante del mannitolo in 39 soggetti CF di età 8-18 anni mediante test di provocazione con dosi crescenti di mannitolo fino a una dose cumulativa di 475 mg. Era giudicato positivo il test quando il FEV1 si riduceva di oltre il 15% del valore iniziale. Il 24% dei soggetti presentava una riposta positiva al test di provocazione: in due di questi la caduta critica si aveva prima delle dose cumulativa di 315 mg, in altri 7 a dosi comprese tra 315 e 475 mg. Dunque, l’effetto irritante e broncocostrittivo del salbutamolo appare rilevante e pertanto se si vuole sfruttare il suo effetto muco-fluidificante occore far precedere l’inalazione di mannitolo con una somministrazione di un broncodilatatore, almeno nei soggetti che hanno dimostrato caduta di FEV1 in un test di provocazione prima dell’inizio del trattamento. E’ attualmente in corso uno studio più ampio e di lunga durata di fase III (3) con arruolamento di circa 250 pazienti, in cui si sta comparando in forma cieca il mannitolo polvere inalata contro il placebo per un periodo di 26 settimane. Sia i trattati con mannitolo che quelli con placebo continueranno per altre 26 settimane con mannitolo in aperto (non cieco). Avremo i risultati presumibilmente a fine 2009.
1. Jaques A, et al. Inhaled mannitol improves lung function in cystic fibrosis. Chest. 2008;133:1388-96
2. Minasia C, et al. Bronchial provocation testing with dry power mannitol in children with cystic fibrosis. Pediatr Pulmonol. 2008;43:1078-1084
3. Trial NCT00630812. Long term administration of inhaled mannitol in cystic fibrosis. www.clinicaltrials.gov