Oggi, per la donna in gravidanza, è comune l’indicazione ad eseguire tre ecografie: in genere una a dieci settimane, una alle ventidue e una a trentadue. Quella della 22a settimana è detta “ecografia morfologica”, perchè è quella che permette di valutare lo sviluppo e la morfologia di ossa e visceri fetali. Può accadere che con quella ecografia venga segnalato un intestino del feto con aspetti particolari come il FEB, secondo il termine usato da questi ricercatori, vale a dire “fetal echogenic bowel” (= intestino ecogeno fetale), in base al quale si pone il sospetto di FC. In questo studio (1) viene riportata una larga e qualificata esperienza nel campo della diagnosi e del follow di casi di FEB, che si è svolta nella regione della Bretagna (Francia), nel periodo 1992-2007. Questa regione ha da tempo applicato anche un modello di screening neonatale per FC particolarmente efficace ed è stato possibile confrontare i risultati della capacità diagnostica dei due sistemi, la diagnosi di FC attraverso ecografia fetale e la diagnosi alla nascita attraverso screening: nell’arco di 16 anni, mediante l’ecografia e il riscontro di intestino ecogeno (o iperecogeno), sono stati identificati il 10,7% del totale dei casi FC diagnosticati attraverso screening neonatale di quel periodo.
In Bretagna i medici che vengono a contatto con la donna in gravidanza, soprattutto ginecologi, ostetrici ed ecografisti, sono stati largamente sensibilizzati sul possibile significato dell’intestino iperecogeno. E’ stata allestita una specifica organizzazione, per cui una volta riscontrata l’immagine, gli operatori sono tenuti ad inviare la donna ad uno specialista ecografista “di riferimento”, che convalida il reperto ecografico o può anche smentirlo. Se confermato, il passo successivo è la consulenza genetica per la coppia e l’applicazione di un preciso pannello di indagini perchè la FC è una delle possibili cause, ma non la sola, di FEB. L’analisi genetica per FC viene svolta in due centri di riferimento (Brest e Rennes). In entrambi i partner si esegue in prima battuta la ricerca delle più comuni mutazioni CFTR presenti in quella popolazione (che fornisce un “detection rate”, cioè di capacità di identificazione delle mutazioni pari all’88%). Se con il test di primo livello non vengono identificate mutazioni, la ricerca prosegue in uno dei due, mediante un test di secondo livello (DHPLC o sequenziamento HRM, “detection rate” 95%). Se anche questo risulta negativo, le indagini si fermano. Se invece si trova una mutazione, nell’altro si esegue sequenziamento completo e ricerca di speciali mutazioni dette “da riarrangiamento”, per arrivare ad un detection rate di mutazioni CFTR intorno al 99%. Contemporaneamente si esegue la ricerca della stessa o delle stesse mutazioni nel feto (mediante amniocentesi).
La Bretagna è una regione che conta circa 3 milioni di abitanti e 37.000 nascite per anno .
In 16 anni sono stati diagnosticati 289 casi di FEB. Manca il follow -up in 16, quindi i risultati riguardano 273 casi. In 88 su 273 (32%) era presente una patologia del feto. Negli altri tutte le indagini sono risultate negative e vi è stata una risoluzione spontanea dell’immagine intestinale anomala, con nascita di bambino sano. Quale è stata la patologia? FC nel 7,6%, poi malformazioni intestinali (atresia intestinale, occlusione o perforazione intestinale) nel 7%, anomalie cromosomiche nel 3,7%, infezioni congenite nel 3,7% e in percentuale sempre minore: malformazioni cardiache, vascolari, urinarie. Mediante indagine genetica nei genitori e nel feto sono stati diagnosticati 22 feti affetti da FC. Vi è stata interruzione di gravidanza in 18 di questi, 4 sono proseguiti e alla nascita la diagnosi di FC è stata confermata. Sono stati diagnosticati anche 19 feti portatori di una mutazione CFTR, la diagnosi è stata confermata alla nascita. Si registra un solo errore diagnostico: un feto diagnosticato come portatore è risultato invece alla nascita affetto da FC, con una mutazione rara non identificabile al tempo dell’indagine.
Quindi le conclusioni suggerite: nei feti che presentano FEB l’incidenza di FC risulta 1/13 (corrispondente a 7,6%). L’incidenza di feti portatori sani: 1/15 (vs 1/28 nella popolazione generale bretone). I nati diagnosticati FC attraverso screening nello stesso periodo sono stati 197. In 5 di questi la diagnosi (4 patologici e 1 “falso negativo” diagnosticato solo portatore) era stata sospettata dopo riscontro di FEB. Ma va tenuto conto anche di 18 interruzioni di gravidanza dopo riscontro di FEB e diagnosi di FC. Complessivamente i casi di FC sono quindi 215 (197 +18) e si può dire che il riscontro di FEB porta alla diagnosi in 23 di essi, corrispondenti al 10,7% dei totali FC del periodo.
Quello di nuovo che la ricerca segnala è il netto aumento della capacità di diagnosticare la presenza di FC in feti che manifestano FEB. In precedenza anche grosse ricerche diagnosticavano la FC in non più di un 3% dei casi di FEB. In sostanza, se sottoposto ad un iter diagnostico valido, il riscontro di intestino iperecogeno durante la gravidanza sembra rappresentare un indicatore non debole di possibile malattia FC.
1) Scotet V, Dugueperoux I et all “Focus on cystic fibrosis and other disorders evidenced in fetuses with sonographic finding of echogenic bowel : 16 -year report from Brittany, France” Am J Obstet Gynecol 2010 October 5. PMID 20932506.