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8 Giugno 2010

Controllo del metabolismo degli zuccheri nei bambini con FC

G.Borgo

Il diabete è la più comune complicanza della malattia FC. Poichè la sua comparsa può avvenire anche senza sintomi vistosi, le linee-guida suggeriscono di controllare periodicamente il metabolismo degli zuccheri eseguendo una prova da carico di glucosio (OGTT) a partire dai 10 anni di età. Ma, secondo gli autori di questa ricerca (1), l’indagine andrebbe eseguita anche prima, a partire dai 6 anni. In questo modo sarebbe possibile identificare precocemente un numero non esiguo di bambini che presenta un’alterazione del metabolismo degli zuccheri al di sotto dei 10 anni; e la diagnosi porterebbe a seguire questi bambini con misure terapeutiche particolari in grado di garantire loro una crescita e uno stato nutrizionale del tutto simili agli altri.

Queste sono le conclusioni dello studio svolto presso il Centro FC di Minneapolis, dove da tempo viene eseguita una OGTT almeno una volta all’anno in tutti i pazienti FC che abbiano più di 6 anni. Sono stati analizzati retrospettivamente i risultati delle OGTT eseguite nel periodo 1998-2003 in 94 bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni. In 39 di questi (41%) la curva segnalava almeno una volta una ridotta tolleranza agli zuccheri; nei rimanenti (59%) era sempre normale. Per 31 dei 39 con OGTT alterata erano disponibili i dati dello stato nutrizionale e della funzionalità respiratoria. Perciò sono stati paragonati, caso contro caso di simile età e sesso, ad altri 31 con OGTT normale. Il confronto era fatto al momento della prima OGTT alterata e 5 anni dopo. Non sono state trovate differenze cliniche fra i due gruppi: i casi con OGTT alterata hanno peso, altezza, BMI, FEV1% e FVC % simili a quelli dei casi con OGTT normale, sia inizialmente sia dopo 5 anni. In questo periodo sviluppano diabete quasi la metà (13 su 31) di quelli che avevano OGTT alterata, rispetto ad un solo caso fra quelli con OGTT normale. Il diabete compare in media dopo 4 anni dalla prima OGTT alterata nei maschi, dopo 3 anni nelle femmine.

A riprova dell’utilità di eseguire l’OGTT nell’infanzia per lo screening precoce del diabete, gli autori riportano anche un controllo “trasversale” della casistica, da cui risulta che il numero dei soggetti in età compresa fra 10 e 18 anni che sono assistiti nel 2008 presso il Centro FC di Minneapolis e che hanno diabete (20 su 110), in larga maggioranza aveva una OGTT che indicava una ridotta tolleranza agli zuccheri già nell’infanzia.

Quindi, lo studio suggerisce che l’OGTT eseguita nell’infanzia, se alterata, ha una buona capacità di predire la successiva comparsa di diabete; ma soprattutto indicherebbe (e il dato è importante e meriterebbe conferme) che se si interviene precocemente con adeguate misure, la situazione clinica complessiva si può mantenere buona, sia nei casi di ridotta tolleranza glicidica che di diabete vero e proprio. Quali sono queste misure? Secondo questi autori :i suggerimenti alimentari per distribuire l’assunzione di carboidrati nel corso dell’intera giornata senza però diminuirne la quantità totale assunta; un attento controllo dei livelli glicemici durante le infezioni respiratorie; un uso immediato dell’insulina quando l’OGTT segnala una elevazione dei livelli glicemici di tipo diabetico, sia che il paziente sia ricoverato presso il Centro per un’infezione acuta sia che sia a casa in condizioni di stabilità clinica.

1) Ode KL, Fronhert B, Moran A “Oral glucose tolerance testing in children with cystic fibrosis”

Pediatric Diabetes 2010 Feb 25, PMID 20202149