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16 Settembre 2010

Esacerbazioni polmonari FC con colture batteriche negative

G.Borgo

Le esacerbazioni polmonari sono uno dei problemi principali nella malattia FC. Sono spesso associate alla presenza nelle vie respiratorie di batteri caratteristici. Tuttavia capita qualche volta che le colture non rivelino nessun batterio, nonostante il malato presenti sintomi di esacerbazione. Scopo di questo studio (1) è indagare quante volte questo succede e quali possono esserne le ragioni. E’ stato realizzato presso il Centro FC di Denver, nel Colorado, con un’indagine retrospettiva sulle cartelle cliniche dei pazienti assistiti nel periodo maggio 2002-maggio 2007. Criteri di inclusione dei pazienti: dovevano avere il ricovero presso il Centro per un’esacerbazione polmonare e una coltura (su materiale vario: tampone faringeo, escreato, liquido broncoalveolare) entro 7 giorni dal ricovero. Sono stati studiati 672 ricoveri riguardanti 211 pazienti. In 116 ricoveri (17%), rivolti a 72 soggetti, la cultura è risultata negativa. Era stata eseguita nel 41% dei casi su liquido bronco-alveolare, nel 31% su tampone faringeo e nel 10% su escreato. Sono stati confrontati i pazienti coltura-negativi con quelli coltura-positivi. Quelli coltura-negativi erano più giovani (in media, anni 10.1 rispetto a 15.5) e nel complesso stavano meglio: un numero minore aveva avuto un ricovero nell’anno precedente, la funzionalità respiratoria era migliore (FEV1 media 83% rispetto a 73%) e così gli indici nutrizionali; un minor numero faceva terapia antibiotica continuata (per bocca o per aerosol), e presentava sintomi di esacerbazione, sia clinici (tosse, affaticamento, calo dell’ossigenazione) sia laboratoristici (numero di globuli bianchi totali e di neutrofili, Proteina C Reattiva).

Però attenzione: un maggior numero di soggetti aveva eseguito, nelle due settimane precedenti il ricovero, un trattamento antibiotico per bocca o per vena (il 58% dei cultura-negativi rispetto al 44% dei cultura-positivi). Quindi la prima ipotesi che i ricercatori avanzano è che la coltura sia risultata negativa per l’interferenza del trattamento antibiotico di recente eseguito. La seconda ipotesi è che sia “apparsa” negativa per i germi abitualmente cercati, ma potrebbe essere stata positiva per batteri difficili da coltivare e identificare, come i batteri anaerobi, alcuni batteri “atipici” (Mycoplasma pneumoniae e Chlamidia), virus, funghi (Aspergillus fumigatus) e micobatteri. Non era negli obiettivi dello studio indagare le “altre” possibili cause delle esacerbazioni, che sono state prese in considerazione (con indagini specifiche) in un numero troppo esiguo di soggetti per poter offrire informazioni utili. Questo costituisce un grosso limite.

Perciò, il pregio dello studio è quello di mettere in evidenza un problema, quello delle esacerbazioni apparentemente senza batteri, di sottolineare che esso riguarda un numero non piccolo di pazienti FC con particolari caratteristiche. Ma ha il grosso limite di non fornire informazioni o commenti sugli aspetti più interessanti dal punto di vista pratico: soprattutto, che fare in caso di esacerbazione con nessun batterio isolato. Un altro aspetto interessante e pure non commentato è che al momento del ricovero sia i pazienti coltura-positivi che quelli coltura-negativi sono stati trattati con terapia antibiotica decisa su base “empirica” (così dicono i ricercatori, quindi non mirata su scorta di antibiogramma), ma al termine entrambi i gruppi hanno recuperato la flessione della funzione respiratoria registrata all’ingresso.

1) Zemanick ET, Wagner B et all ” Pulmonary excerbations in cystic fibrosis with negative bacterial cultures”. Pediatric Pulmonology 2010; 45:569-577