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17 Luglio 2007

Nei preadolescenti con CF l’uso di enzimi pancreatici, l’assunzione di dieta ipercalorica e di grassi sono troppo spesso inadeguate.

G. Mastella

E’ nota l’importanza di un buono stato nutrizionale nei pazienti CF al fine di contribuire ad un buono stato di salute complessiva. A tale scopo i centri di cura forniscono raccomandazioni per un’assunzione calorica quotidiana sostenuta (apporto calorico del 120% rispetto al raccomndato per la popolazione sana), con una elevata quota di grassi (il 40% della quota calorica complessiva), ed una scrupolosa assunzione di enzimi pancreatici nella giusta dose e nel giusto rapporto con i pasti. Un gruppo di clinici di Filadelfia ha voluto verificare quanto un campione di ragazzi CF aderiva alle raccomandazioni dei centri. Sono stati presi in esame 75 ragazzi di età compresa tra 8 e 11 anni, valutando il grado di aderenza alle tre indicazioni principali di cui sopra (1).

Ben il 61% dei 75 pazienti assumeva meno del 120 % della quota calorica raccomandata. Il 72% consumava meno del 40% di grassi (intesi come quota calorica sul totale della calorie assunte). L’aderenza alla corretta assunzione di enzimi pancreatici era buona nel 29% dei casi, modesta nel 61% dei casi e del tutto inadeguata nel 9% dei casi. Almeno l’11% dei pazienti non rispettava il tempo giusto rispetto ai pasti nell’ assunzione degli enzimi pancreatici

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La migliore aderenza all’assunzione di enzimi pancreatici si trovava soprattutto nei pazienti che stavano meno bene ed avevano uno stato nutrizionale più scadente: questi erano anche i soggetti che assumevano più calorie e dimenticavano meno le merende e gli spuntini extra. Sembra cioè che lo star meno bene stimoli e motivi di più i pazienti e i loro familiari ad una più stretta attenzione all’alimentazione ed all’impiego corretto degli enzimi pancreatici. Questo lascia intendere anche che il trattamento nutrizionale non è abbastanza entrato nelle convinzioni dei pazienti e delle famiglie come un comportamento di base rivolto a creare le condizioni di un migliore stato di salute prima che questo si deteriori. Questo studio induce a considerare la necessità che i centri si facciano carico di un maggiore sforzo nell’educare e nel motivare pazienti e famiglie fin dall’inizio al corretto approccio alimentare, che include anche il corretto uso degli enzimi pancreatici.

1.Schall J et al. Meal patterns, dietary fat intake and pancreatic enzyme use in preadolescent children with cystic fibrosis. J Pediatr Garstroenterol Nutr 2006;43:651-659