Il glutatione (GSH) è noto essere un fattore fondamentale nel disintossicare il polmone dalle sostanze ossidanti che si liberano a seguito di un processo infettivo/infiammatorio, quale quello che si ha nella fibrosi cistica in causa dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa o altri batteri. I globuli bianchi che accorrono nella sede di infezione infatti, nella loro azione antibatterica, liberano potenti sostanze ossidanti che sono causa di progressiva distruzione dei tessuti. Il ruolo di GSH è quello di neutralizzare queste sostanze soprattutto a livello del liquido che riveste la superficie dell’epitelio respiratorio, dove esso si trova assai concentrato. Nella fibrosi cistica il GSH ha a livello di questo liquido una concentrazione assai bassa: si ritiene che ciò sia dovuto al difetto di CFTR, avendo questa proteina un ruolo importante nella secrezione di glutatione. Si è ipotizzato che fosse possibile aumentare la difettosa concentrazione di GSH a livello polmonare sia somministrando GSH per aerosol (con risultati sinora modesti) sia somministrandolo per bocca.
La possibilità di correggere il difetto polmonare di GSH con somministrazione orale è stata studiata da un gruppo cooperativo di studiosi di Denver e di Cleveland negli USA (1). Essi hanno operato in vivo su topi normali, su topi knockout per CFTR (topi generati in laboratorio con la soppressione del gene e quindi della proteina CFTR) e su topi knockout ma corredati di CFTR solo a livello intestinale (topi knockout transgenici). I risultati ottenuti sono interessanti
Dopo somministrazione di una dose di 300 mg di GSH i topi normali incrementano di 2-3 volte i livelli di GSH sia nelle cellule prelevate da lavaggio bronchiale sia nel fluido di superficie.
Lo stesso trattamento nei topi privi di CFTR non determina alcun effetto sul GSH polmonare. Nei topi che conservano CFTR solo a livello intestinale l’incremento di GSH polmonare c’è ma è modesto.
Questo studio dice in sostanza che la proteina CFTR è indispensabile per incrementare il GSH a livello polmonare, nella sede dove esso deve agire (il fluido di superficie epiteliale), dopo somministrazione orale. Dice anche che se la CFTR funziona a livello intestinale qualche effetto si può avere a livello polmonare, ma forse terapeuticamente insufficiente.
I dati di questo studio lasciano intendere che l’auspicato trattamento con glutatione per os finalizzato a contenere i danni dell’infezione/infiammazione polmonare cronica in CF rimane ancora alquanto problematico. La via aerosolica è forse quella da perseguire ma al momento manchiamo di chiare evidenze a sostegno del suo potenziale beneficio.
1. Kariya C, et al. A role for CFTR in the elevation of glutathione levels in the lung by oral glutathione administration. Am J Physiol Cell Mol Physiol. 2007;292:L1590-L1597