I radicali liberi sono prodotti di scarto che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Tali radicali si formano in grande quantità in corso di processi infiammatori, quali quelli della malattia polmonare in fibrosi cistica (stress ossidativo). Per depurare l’organismo da questi prodotti di scarto debbono intervenire gli antiossidanti. Questi sono in parte prodotti dall’organismo stesso, in parte introdotti con l’alimentazione. I principali antiossidanti sono i pigmenti vegetali (polifenoli e bioflavonoidi contenuti nella frutta e verdura colorata), vitamine (vitamina C, E, provitamina A), micronutrienti ed enzimi. Il sistema antiossidante nel suo complesso è carente nella fibrosi cistica o perlomeno appare inadeguato spesso a far fronte all’importante stress ossidativo che si realizza in questa malattia in parecchie circostanze.
Alcuni studi di laboratorio hanno dimostrato che gli antiossidanti possono avere un ruolo nel rallentare o prevenire la malattia polmonare FC. Per questa ragione c’è oggi interesse a sviluppare questa linea di ricerca con l’obiettivo di concretizzarne al più presto i risultati traducendoli magari in un farmaco da mettere in commercio. Una ricerca finanziata dalla Fondazione Ricerca FC italiana (progetto 11/2005), che si concluderà alla fine del 2007, si occupa in particolare della vitamina C, uno dei più potenti antiossidanti naturali, e della possibilità di aumentare la sua concentrazione a livello delle cellule dell’epitelio polmonare. La CF Foundation americana ha finanziato con un’ingentissima somma una grossa ditta farmaceutica, la Yasoo Health (sede principale a Johnson City-Tennessee), perché metta a punto un nuovo preparato contenente sia vitamine liposolubili che micronutrienti con azione antiossidante.
Le vitamine liposolubili sono le vitamine A, D, E, K: i loro livelli nel sangue dei malati FC sono spesso insufficienti, anche se l’alimentazione è ben bilanciata. Infatti il loro assorbimento avviene insieme ai cibi grassi (per questo sono dette liposolubili) e di conseguenza i malati FC, che hanno difficoltà ad assorbire i grassi, tendono ad esserne carenti. Altri micronutrienti sono alcuni minerali che hanno funzioni essenziali per l’organismo: selenio, rame, zinco (introdotte con i cibi), e alcune proteine o peptidi: glutatione, melatonina, coenzima Q10 (prodotte dall’organismo stesso). Anche di micronutrienti i malati FC tendono ad essere carenti. Di qui la ricerca di un preparato che contenga tutte queste sostanze e abbia una formulazione particolare, tale da essere facilmente assorbibile anche da parte dei malati FC. Il prodotto è descritto nella pagina pubblicitaria della ditta Yasoo come ‘il primo nel suo genereÂ, quindi totalmente innovativo, sotto forma liquida. Altro per ora non si sa, se non che verrà avviat una sperimentazione clinica nel 2007 (quindi con somministrazione del preparato nei malati) per valutarne innocuità ed efficacia. (1)
Per inciso, un’annotazione a proposito del dibattuto problema che riguarda un altro antiossidante, il glutatione : nella pagina in cui espone lo stato della ricerca sulle terapie antiossidanti la CF Foundation americana suggerisce : ” Fino a che la sicurezza, il dosaggio e i possibili benefici non siano stati definiti attraverso trial clinici, non è raccomandato l’uso del glutatione come terapia in FC. Qualsiasi terapia che non sia stata estesamente studiata nei malati può avere effetti sconosciuti, anche dannosi. Per questo, qualsiasi cambiamento nel regime terapeutico, come l’aggiunta o la sospensione di un farmaco, dovrebbe essere discusso con i curanti FC”. (2)
1) http://www.cff.org.research/DrugDevelopmentPipeline/
2) http://www.cff.org/treatments/Therapies/Alternative Therapies/Antioxidants/