La sindrome di ostruzione intestinale distale (o impatto fecale) è un evento assai frequente nei malati di fibrosi cistica, specie in età adulta. Si tratta di un accumulo progressivo di materiale muco-fecale denso e compatto, che ostruisce l’ultimo tratto dell’intestino tenue e l’ansa cieca dell’intestino crasso. L’evento è attribuito alla disidratazione tipica delle secrezioni intestinali e all’eccesso di produzione di muco intestinale. Il trattamento abituale si basa sui tentativi di aumentare la fluidità del contenuto intestinale con lassativi osmotici (es. il PEG) e diete liquide.
In alcuni modelli animali di topi con fibrosi cistica si ha un quadro di ostruzione intestinale simile a quella che si ha nella CF umana e questo determina una ridotta sopravvivenza degli animali.
Un gruppo americano dell’università del Missouri ha testato l’efficacia di un farmaco, il talniflumato, di cui si conosceva la capacità di inibire l’eccesso di produzione di muco intestinale, nel prevenire l’ostruzione intestinale nei topi CF.
Sono stati confrontati tre gruppi di topi: un gruppo in dieta normale (19 topi), un gruppo in dieta contenente talniflumato (13) ed un gruppo contenente un antinfiammatorio, l’ibuprofen (9 topi).
Il talniflumato ha aumentato significativamente la sopravvivenza degli animali dal 26 al 77%, mentre non ha avuto effetto alcuno l’ibuprofen. Lo studio ha permesso di attribuire tale effetto protettivo all’azione di inibizione del farmaco sul meccanismo di scambio cloro/bicarbonato (sostenuto da un cosiddetto “scambiatore Cl-/HCO3+” della mucosa intestinale. Inibendo tale meccanismo si ottiene in definitiva un minor assorbimento di cloruro di sodio e quindi una maggiore idratazione del contenuto intestinale, che a sua volta previene l’ispessimento di tale contenuto e di conseguenza l’impatto fecale, che è letale per la maggior parte dei topi CF. Il mancato effetto protettivo dell’ibuprofen starebbe contro l’ipotesi della causa infiammatoria dell’impatto.
Rimane ora da valutare se un tale farmaco o suoi simili potranno essere proposti per studi clinici nel malato CF con l’intento di ottenere un trattamento preventivo o curativo dell’impatto fecale più efficace di quelli correntemente impiegati.
Walker NM, et al. Talniflumate increases survival in a cystic fibrosis mouse model of distal intestinal obstructive syndrome. J Pharmacol Exper Ther 2006;317:275-283