La Pseudomonas aeruginosa è naturalmente resistente a molti dei comuni antibiotici e nei pazienti a lungo trattati diventa resistente anche ad antibiotici assai attivi in un primo tempo. Abbondano le ricerche mirate a contrastare tale resistenza. I meccanismi della resistenza sono molteplici e non tutti ben noti. Certamente uno dei meccanismi è quello della impermeabilità della membrana esterna del batterio alla penetrazione delle molecole antibiotiche entro il batterio.
Un gruppo di microbiologi canadesi ha recentemente sviluppato una modalità interessante per aumentare l’efficacia di antibiotici aminoglicosidici (gentamicina, tobramicina, amikacina) contro la Pseudomonas aeruginosa attraverso il superamento della barriera della membrana batterica esterna (1). Essi hanno incapsulato l’antibiotico entro minuscole particelle lipidiche, dette liposomi. Questo accorgimento ha ottenuto in vitro un assai significativo aumento di attività antibatterica di tutti gli antibiotici testati verso ceppi di Pseudomonas multi-resistenti: anche antibiotici previamente risultati non attivi si comportavano in questi esperimenti assai attivi contro il batterio.
Gli autori dello studio avrebbero dimostrato che questo effetto era dovuto alla intima interazione della particella liposomica con la membrana batterica, una specie di fusione vera e propria che favoriva una profonda penetrazione dell’antibiotico all’interno della cellula batterica. Questo aumentato ingresso dell’antibiotico nella cellula batterica lascerebbe intendere che questo mezzo di proporre il farmaco ai batteri potrebbe essere di successo nel risolvere infezioni causate da Ps aeruginosa antibiotico-resistente. Naturalmente queste premesse assai interessanti attendono sperimentazione in vivo su modelli animali e poi sull’uomo.
1) Mugabe Cl, et al. Mechanism of enhanced activity of liposome-entrapped aminoglycosides against resistant strains of Pseudomonas aeruginosa. Antimicr Agents Chemother 2006;50:2016-2022