La nascita di un bambino con FC è un evento drammatico per una famiglia. Mentre l’attenzione generale si concentra sul bambino con la malattia e sui genitori, i fratelli sani possono sentirsi “dimenticati”. Ci sono poche ricerche sull’ argomento e quelle poche hanno portato indicazioni contradditorie. Lo scopo di questa ricerca (1), svolta in due Centri australiani, era quello di vedere se ci sono delle differenze, rispetto ad alcuni indicatori di benessere sociale ed emotivo, fra un gruppo di ragazzi con un fratello o una sorella (più piccoli) con FC e un gruppo di paragone costituito da ragazzi con fratelli o sorelle senza malattia cronica.
I ragazzi con fratelli affetti da FC erano 39 e avevano un’età compresa fra 7 e 16 anni, 29 gli altri del gruppo di paragone. Tutti i ragazzi sono stati studiati dagli psicologi attraverso un’ intervista: le domande poste riguardavano soprattutto vantaggi e svantaggi legati alla presenza del fratello (con FC e senza FC) e opinioni su che cosa avrebbe loro reso più vivibile la situazione. Inoltre tutti sono stati valutati attraverso appositi test per misurarne il benessere psicologico e il grado di abilità e integrazione con le abitudini sociali.
I risultati hanno mostrato alcune differenze, seppure di modesto rilievo, fra i ragazzi con fratello FC e gli altri: i primi mostravano, rispetto ai secondi, note di depressione e sembravano meno abili nel campo delle abitudini sociali. Analizzando poi per temi le risposte all’ intervista, i vantaggi più frequentemente citati in relazione alla presenza del fratello con FC erano la possibilità di saltare la scuola per accompagnarlo ai controlli e di godere di vacanze e altre attività organizzate piacevolmente. Gli svantaggi: l’atteggiamento d’ imposizione ed eccessiva responsabilizzazione dei genitori nei confronti del fratello maggiore sano, l’ impossibilità da parte sua a partecipare ad attività extrascolastiche e il far tardi a scuola perché il fratello con FC deve fare la fisioterapia.
Le differenze “emotive” fra i ragazzi con fratelli FC e gli altri erano presenti, ma non erano tali da implicare conseguenze sul piano psicologico. E gli autori della ricerca sottolineano questo tipo di risultato per dire che ne deve derivare un messaggio rassicurante. Però nello stesso tempo sostengono che i ragazzi che hanno un fratello con FC non debbono essere dimenticati se l’obbiettivo è quello di crescere una famiglia unita.
1) Glazner JA et all “What about me? The effect of having a sibling with CF on social and emotional wellbeing” Pediatric Pulmonology 2006; Supplement 29: 405-Abstr 546