Ho letto che da pochi anni è in uso questa tecnica che permetterebbe di utilizzare polmoni altrimenti compromessi per trapiantarli in pazienti FC. Per assurdo mi viene il dubbio se questa tecnica non può essere utilizzata sui polmoni degli stessi pazienti, ovvero ricondizionarli e poi ritrapiantarli evitando certamente rigetti?
Il “ricondizionamento” di polmoni (da donatori) che in passato non erano ritenuti adeguati per il trapianto in malati con FC o altre malattie polmonari gravi consente oggi di avere a disposizione un maggior numero di organi per tale intervento e quindi accorciare le lunghe liste di attesa. Tuttavia il ricondizionamento, che consiste in un recupero di qualità di organo un po’ danneggiato dagli eventi legati alla fine di vita del donatore, non potrà mai essere un restauro di polmoni che hanno subito danni gravi e irreversibili da una malattia polmonare cronica e progressiva. Per tale ragione non è assolutamente pensabile un “ricondizionamento” dei polmoni di un malato FC che dovrebbe essere trapiantato con polmoni fondamentalmente sani.
Si vedano su questo tema del ricondizionamento: la domanda Trapianto polmonare in FC: ricondizionamento dei polmoni da donatore del 23.03.11 e la recensione di una pubblicazione del 15.09.14 Trapianto di polmone da donatori al limite dei criteri di accettazione: un contributo da trascurare o da valorizzare?