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17 Novembre 2014

La certezza che il portatore di una mutazione CFTR non abbia anche altre mutazioni

Autore: Deb
Domanda

Buongiorno, al mio compagno di 29 anni è stata trovata una mutazione del gene CFTR ovvero la E585X. Si può essere certi che lui abbia solo quella mutazione e non anche un’altra, magari responsabile di forme lievi di fibrosi cistica? Lui sta bene fisicamente, non ha problemi se non da piccolo una forma asmatica allergica. Ringrazio per l’attenzione

Risposta


E585X è mutazione abbastanza rara. Nell’indagine fatta nel 2005 per il Registro Italiano FC era stata trovata in 10 su 7282 cromosomi di persone con FC, con una frequenza quindi dello 0,17% (1). Per fare un paragone, nella stessa indagine la DF508, la mutazione più frequente, era presente nel 52,3% dei cromosomi, e la 2789+5G>A nell’1,88%. E585X è stata trovata in popolazioni del Sud Italia (2), ma anche della Serbia, del Montenegro e della Croazia (3).

Per rispondere alla domanda circa quale “sicurezza” ci sia che il soggetto che ha fatto il test genetico abbia quella sola mutazione CFTR che è stata trovata, bisogna sapere che tipo di test ha fatto: infatti il test per la ricerca di mutazioni CFTR può essere realizzato con varie tecniche. Si può leggere a questo proposito quanto riportato in precedenti risposte che parlano dei livelli del test genetico (primo, secondo e terzo livello) (Test genetico FC: quando procedere con indagini di 2° e 3° livello). Il livello più approfondito permette la ricerca di un ampio pannello di mutazioni CFTR, gli altri ne cercano un numero minore. Maggiore è il numero di mutazioni ricercate, maggiore è l'”accuratezza” della risposta del test, vale a dire la probabilità che se non identifica nessuna mutazione o ne identifica una sola, quello sia il vero risultato e non ce ne siano altre. Un laboratorio di qualità, quando fornisce la risposta del test, aggiunge anche il numero di mutazioni indagate e la percentuale che esse rappresentano rispetto a quelle conosciute e/o a quelle più diffuse nella popolazione di cui fa parte il soggetto che ha fatto il test.

Però c’è da aggiungere che se i sintomi suggeriscono il dubbio di una forma lieve o atipica di fibrosi cistica, non è certo il test genetico che può dare la risposta definitiva: “sbaglia” troppo, dato che, anche se approfondito, gli possono sfuggire mutazioni molto rare. Il test genetico è un test di supporto, perché la diagnosi o l’esclusione della malattia FC si può fare solo attraverso la valutazione “clinica”, vale a dire attraverso la valutazione dei sintomi e l’inquadramento della situazione generale (apparato respiratorio, intestinale, riproduttivo, etc), con appositi test da eseguire presso un centro specializzato FC.

1) Orizzonti FC; volume 2, Numero 3, 23 Novembre 2006, pagina 27. Sifc
2) Castaldo G et all “Comprehensive cystic fibrosis mutation epidemiology and haplotype characterization in a southern population”, Ann Hum Genet 2005; 69:15-24
3) Knezevic J et all “Analysis of cystic fibrosis gene mutations and associated haplotypes in the Croatian population”, Genet Test 2007; 11 (2): 133-8


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