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12 Maggio 2014

Non sempre le indagini genetiche hanno valore conclusivo: a proposito di mutazioni o varianti CFTR rare o sconosciute

Autore: Denise
Domanda

Sono portatrice sana della cosiddetta mutazione innocente R297Q. Mia mamma è un soggetto sano cui hanno riscontrato sia la R297Q che un’altra mutazione di cui non sanno dire il nome. Il mio babbo ha la mutazione K68E e infatti mia sorella purtroppo è affetta da FC: ha preso la mutazione di mio babbo e quella di mia mamma di cui non si conosce il nome. Volevo sapere se la R297Q è veramente una mutazione o è una variante innocente che, associata a qualsiasi altra mutazione, non genera persone affette da fibrosi cistica. Grazie.

Risposta

R297Q è stata considerata in passato vera mutazione del gene CFTR, ma le conoscenze più recenti le attribuirebbero piuttosto il ruolo di variante benigna e non causante malattia. Nel database www.genet.sickkids.on.ca sono riportate dettagliate informazioni a questo proposito.

Nel caso particolare posto da questa famiglia ci sono delle considerazioni da fare, che possono essere d’interesse anche generale per capire come non sempre le indagini genetiche hanno valore conclusivo, mentre invece possono averlo la valutazione e le indagini cliniche. C’è una figlia nella quale è stata diagnosticata la malattia FC; è stato dimostrato che ha ereditato la mutazione CFTR presente nel padre (K68E) e un’altra mutazione CFTR presente nella madre. Di questa mutazione materna non si riescono a scoprire le “caratteristiche” però l’analisi genetica può dire con certezza che: 1) è presente nella madre; 2) la madre l’ha trasmessa alla figlia (l’indagine “riconosce” il cromosoma di origine materna presente nella figlia e contenente la mutazione sconosciuta); 3) siccome la figlia è malata, quella materna è sicuramente una mutazione causante malattia. La madre è quindi portatrice di questa mutazione “sconosciuta”, però risulta portatrice anche di un’altra “variante” del gene (R297Q), quella che, come detto sopra, in passato era considerata mutazione ma oggi si tende a considerare variante “benigna”. La considerazione importante riguarda lo stato di salute della madre: se la mamma non ha la FC (sono state fatte indagini appropriate?), il fatto può essere considerato la dimostrazione che R297Q è effettivamente benigna; infatti, la mamma risulta sana e solo portatrice della vera mutazione (quella “sconosciuta”) trasmessa alla figlia malata. Se la mamma invece avesse segni e/o indagini suggestive di FC, allora questo sarebbe un argomento per dire che R297Q non è una variante benigna, ha invece un effetto che (sommato a quello dell’altra mutazione) determina malattia FC . Consigliamo di rivolgersi a un centro molto specializzato anche nelle diagnosi di forme “atipiche” di FC. Perché mamma e figlia abbiano opportune valutazioni cliniche oltre alle indagini genetiche.

G. Borgo


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