Buongiorno, volevo sapere se è prevista l’erogazione di Kalydeco per un bambino di 9 anni con fibrosi cistica e presenza della mutazione 2789+5G>A.
Si è ipotizzato che Ivacaftor (Kalydeco) possa avere azione benefica anche in pazienti FC che non hanno mutazioni di classe III (dette di gating), nei quali il beneficio è stato largamente dimostrato, ma hanno mutazioni che consentono una qualche funzionalità residua della proteina CFTR. E’ stato condotto lo scorso anno uno studio su numero limitato di pazienti con tali mutazioni: erano in gioco un grande numero di mutazioni di questo tipo e tra queste vi erano numerose mutazioni di splicing, inclusa la 2789+5G>A. Di quello studio abbiamo avuto sinora assai poche informazioni, quasi esclusivamente quelle fornite al Congresso nordamericano di Atlanta nell’ottobre 2014. Non sappiamo nemmeno se tra i pochi pazienti trattati vi fosse qualcuno con la mutazione qui indicata. Le mutazioni di splicing considerate in quello studio consentono la sintesi di una quota variabile di CFTR normale ed è su questa quota normale che l’Ivacaftor potrebbe agire potenziandola in maniera significativa e pertanto recuperandone in parte la funzione.
Abbiamo invece notizia recente di un caso CF con una mutazione di classe IV, quindi diversa dalle mutazioni di gating, ma con un residuo di funzione CFTR, che ha avuto un successo di trattamento con Ivacaftor (1).
Al momento non vi sono indicazioni ufficiali per trattare con Kalydeco soggetti con mutazioni a funzione CFTR residua: dobbiamo attendere la conoscenza dei risultati del trial clinico e l’approvazione eventuale dell’estensione dell’impiego di kalydeco anche in questi soggetti.
1. Yousef S, Solomon GM, Brody A, Rowe SM, Colin AA. Improved Clinical and Radiographic Outcomes After Treatment With Ivacaftor in a Young Adult With Cystic Fibrosis With the P67L CFTR Mutation. Chest. 2015 Mar 1;147(3):e79-82. doi: 10.1378/chest.14-1198.