Un plauso alla Fondazione per il progetto finanziato sul bicarbonato. Abbiamo fiducia in voi. Grazie.
Questa non è una domanda ma un “plauso”, che abbiamo apprezzato. Il progetto di cui si fa cenno è il progetto FFC #29/2014, che ha per titolo: Proprietà del muco delle vie aeree in fibrosi cistica: loro modifica a causa di cambiamenti nell’attività di CFTR e dopo applicazione di bicarbonato (Responsabile: O. Zegarra del Gaslini di Genova; partner M. Vassalli dell’Istituto di Biofisica del CNR di Napoli).
Riportiamo dal sito FFC il sommario che illustra quel progetto e la provvisoria limitazione dei suoi obiettivi suggerita dal Comitato Scientifico:
Il muco delle vie bronchiali FC ha caratteristiche di particolare densità/viscosità. Dati recenti suggeriscono che essa dipenda non solo dalla mancanza di acqua, ma anche da quella di ioni bicarbonato. Ricerche condotte su modelli suini hanno dimostrato che il bicarbonato serve a far espandere le mucine (glicoproteine componenti fondamentali del muco) appena liberate dalle cellule secretorie dell’epitelio bronchiale: esse sono molto compatte dentro le cellule ma, una volta secrete, in condizioni normali aumentano il loro volume grazie ad un’azione combinata di bicarbonato e ioni calcio, rendendo così il muco correttamente fluido e scorrevole. Tale processo non si verificherebbe in FC. Di qui l’ipotesi che il bicarbonato, mancante in FC per il malfunzionamento di CFTR, assunto per aerosol possa essere vantaggioso. Questo progetto intende analizzare la struttura e le proprietà viscoelastiche del muco prodotto in vitro da epiteli delle vie aeree, ottenuti da pazienti FC e da controlli non-FC, attraverso una combinazione di approcci fisiologici e biofisici. Si analizzerà l’effetto dei potenziatori e dei correttori di CFTR mutata sulla composizione e sulle caratteristiche biofisiche del muco; e in particolare si studierà se l’applicazione di bicarbonato ha la capacità di normalizzare le proprietà del muco dei pazienti, e a quale concentrazione sia possibile ottenere questo effetto. Il bicarbonato potrebbe rappresentare una nuova terapia a basso costo, con risultati indipendenti dalle mutazioni dei pazienti.
Il comitato scientifico della Fondazione ha suggerito di realizzare per il momento su questo progetto uno studio pilota di un anno, partendo dalla valutazione degli effetti in vivo del bicarbonato su pazienti FC, lasciando aperta la possibilità di approvare successivamente l’estensione agli altri obiettivi indicati.