Come mai la produzione di CO2 nell’organismo è più elevata rispetto alla quantità di ossigeno che viene inspirato?
In realtà l’anidride carbonica (CO2) viene prodotta nei tessuti in rapporto all’entità di attività metabolica dei tessuti stessi: più c’è attività metabolica più viene consumato ossigeno (O2) e più CO2 viene prodotta (la CO2 è un gas di scarto dell’organismo). Il tessuto più soggetto a grandi variazioni di attività metabolica è il tessuto muscolare. Quando i muscoli entrano in attività, soprattutto nel movimento e quindi nello sforzo fisico, hanno bisogno di più ossigeno e producono più anidride carbonica. L’ossigeno viene fornito dall’aria che respiriamo e per compensare il bisogno di ossigeno aumenta l’attività del respiro: più intensa è l’attività muscolare, più profondi e più frequenti si fanno gli atti respiratori per consentire un grande ricambio di aria e quindi un maggior passaggio di ossigeno attraverso gli alveoli polmonari. Questa maggiore attività respiratoria serve anche a eliminare la maggiore quantità di anidride carbonica che si forma nello sforzo muscolare. In condizioni normali c’è un equilibrio tra O2 e CO2 sia nel sangue circolante che nei tessuti, in rapporto sempre all’entità di attività metabolica dei tessuti. In alcuni stati di malattia questo equilibrio può alterarsi: ad esempio nelle malattie polmonari che comportano difetto di trasporto dei gas a livello degli alveoli si può avere un difetto di passaggio di ossigeno al sangue (ipossiemia), mentre la CO2, che è 20 volte più solubile dell’O2, riesce comunque a lasciare il sangue diffondendo negli alveoli, mantenendo quindi stabile il suo livello nel sangue stesso (insufficienza respiratoria ipossiemica normocapnica); quando l’ostacolo polmonare è molto avanzato anche la CO2 fa fatica ad essere eliminata. Si ha allora l’insufficienza respiratoria ipercapnica, in cui sia l’ossigeno che l’anidride carbonica non riescono a mantenere il giusto ricambio nel sangue e nei tessuti: nel sangue diminuisce di molto l’ossigeno circolante e aumenta la CO2; i tessuti soffrono per lo scarso apporto di O2 e per l’accumulo in essi di CO2 e dell’acido carbonico che dalla CO2 deriva. In queste condizioni di patologia, anche a riposo c’è un alto consumo di O2 e un’alta produzione di CO2, anche a causa della notevole attività dei muscoli respiratori, nello sforzo di far fronte ad una situazione critica. Forse la domanda si riferiva a questa situazione di insufficienza respiratoria in cui la CO2 aumenta e l’O2 cala.