Buongiorno gentilissima Fondazione, vorrei sapere se nella pratica della fisioterapia respiratoria, come coadiuvante può essere utile il salto, nel caso specifico: il trampolino elastico. Io e mio marito abbiamo acquistato un trampolino elastico con protezioni laterali, diametro 2 mt, lo abbiamo messo in casa in una stanza adibita al gioco di nostra figlia fc di 3 anni. Lo abbiamo acquistato per aiutare la bambina tramite il gioco a fortificarsi sul piano respiratorio, soprattutto nella stagione invernale quando la bambina esce veramente poco o quando il centro stesso (come adesso) ci sconsiglia di iscriverla a corsi sportivi poichè la bambina ultimamente è suscettibile alle malattie. A volte è successo che compensassimo con esso la seduta di pep mask, con puff di broncodilatatore sempre prima. E’ una cosa scorretta, oppure può essere di aiuto ad un paziente fc, a compensazione della pep? Ovviamente quando la bambina salta, è un salto particolarmente attivo. Grazie per la Vs disponibilità.
Ottima idea. Nel bambino piccolo il trampolino elastico è un’occasione di esercizio fisico molto efficace. Ha senza dubbio anche il significato di drenare le vie aeree da secrezioni ingombranti. Dire che esso può sostituire la PEP mask forse non è del tutto corretto ma che possa integrarla significativamente questo è diffusamente accettato.
Ci permetteremmo solo una considerazione di buon senso. Questo gioco va salvaguardato come gioco: non dovrebbe mai diventare per la bambina strumento di cura. anche se oggettivamente è anche strumento di cura. Non solo, bisognerebbe non fosse il solo gioco per muoversi con libertà e fantasia. Con fantasia se ne possono trovare parecchi: basta pensare ai palloni in tutte le loro dimensioni e consistenze. Ed infine sarebbe un errore imbrigliare la bimba tra le mura di casa: l’aria aperta è l’ambito migliore per giocare, l’infinità e la libertà dello spazio è fattore fondamentale per dare senso all’attività fisica ed al respiro che l’accompagna.