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15 Aprile 2012

E’ sempre possibile trattare una esacerbazione respiratoria con la guida dell’antibiogramma?

Autore: Davide
Argomenti: Antibiotici, Pseudomonas
Domanda

Buongiorno, l’ultimo espettorato era positivo per Pseudomonas aeruginosa e sono stato trattato con ciprofloxacina e promixin. Al controllo dopo terapia è ancora presente Pseudomonas. Parlando con il medico scopro che trattasi di ceppo resistente a ciprofloxacina (come del resto nella precedente esacerbazione). Ma se viene fatto antibiogramma e il ceppo batterico isolato era resistente, perchè sono stato trattato lo stesso con ciprofloxacina? Se non sbaglio, con l’aiuto dell’antibiogramma siamo in grado di usare l’antibiotico per il quale il batterio è sensibile! Di fatto ho perso un mese e mezzo per nulla? Grazie

Risposta

Il problema posto è cruciale ed è correttamente posto. In realtà bisogna dire che, nella pratica clinica in FC, in caso di esacerbazione infettiva, si fa una scelta antibiotica basata sull’ultima coltura batterica che precede l’esacerbazione o considerando le diverse colture batteriche, con relativi antibiogrammi, dei mesi precedenti. La coltura che viene fatta in corso di esacerbazione prima di iniziare il nuovo ciclo antibiotico darà risultati di solito dopo parecchi giorni e non servirà quindi di guida per decidere l’attuale ciclo antibiotico. Va aggiunto che talora il medico prescrive anche un antibiotico che risulta resistente o parzialmente resistente all’antibiogramma, quando non vi siano antibiotici alternativi con dimostrata sensibilità, nella speranza che “in vivo” si realizzino delle condizioni comunque favorenti l’attività del farmaco. Ed infine, eradicare Pseudomonas aeruginosa può essere molto difficile quando il batterio si è stabilizzato cronicamente nelle vie aeree.

Ma di queste cose il nostro interlocutore farebbe meglio a discuterne con il proprio medico.

G.M.


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