Sono appena entrata in lista d’attesa per il trapianto polmonare in fibrosi cistica, l’ultimo esame effettuato è stata la “angiocardioscintigrafia all’equilibrio a riposo e dopo stimolo”. La conclusione dell’esame è “Conservata frazione d’eiezione ventricolare sinistra pari al 72%, e frazione d’eiezione ventricolare destra modicamente ridotta, pari al 38%). La mia domanda è: mi devo preoccupare? Ho forse qualche problema al ventricolo destro? Devo ancora consegnare gli esiti al centro in cui sono in cura, e sono un po’ preoccupata. Grazie di cuore.
La frazione di eiezione è la porzione di sangue, rispetto al totale che ciascun ventricolo contiene quando riempito, che il cuore pompa dai ventricoli ad ogni battito cardiaco. In condizioni normali la frazione di eiezione del ventricolo sinistro è pari o superiore al 55%, quella del destro è solo un po’ meno. Quando c’è una patologia polmonare cronica molto avanzata il sangue trova delle resistenze nei vasi arteriosi polmonari: per vincere queste resistenze il ventricolo destro ispessisce la sua parete (si parla di cuore polmonare) e riesce così a mantenere il compenso circolatorio. Si può peraltro arrivare anche ad una dilatazione del ventricolo destro quando questo non ce la fa ad espellere una sufficiente frazione di eiezione ad ogni battito cardiaco: si può arrivare ad una condizione di maggiore o minore scompenso cardiaco quando la frazione di eiezione diventa molto bassa.
Nel caso della domanda abbiamo interpellato la Dr.ssa Maria Antonia Prioli del servizio di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Verona, che ha così valutato il dato: “Vorrei rassicurare la paziente, quello che è importante è la frazione d’eiezione del ventricolo sinistro, che in questo caso è assolutamente normale. In presenza di problemi polmonari la pressione polmonare aumenta ed il ventricolo destro si dilata; infatti il paziente viene inserito in lista per il trapianto di polmone. Questo aspetto è comunque reversibile e dopo l’intervento si normalizza. Darei scarsa importanza a quel dato del ventricolo destro, che non fa aumentare il suo rischio operatorio”.