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17 Luglio 2012

Persona con FC che si reca in USA

Autore: Dino
Domanda

Buongiorno, essendo affetto da FC e dovendomi recare in USA, vorrei sapere quale documentazione è suggerito portare con sè (al fine di agevolare le procedure doganali ed operazioni di imbarco) e se esistono delle assicurazioni convenzionate che coprano il malato da eventuali criticità che possono insorgere durante l’intero viaggio. Grazie e buon lavoro.

Risposta

Con riferimento al viaggio in Usa, di cui parla la domanda, abbiamo contattato la sezione distaccata del Ministero della Salute c/o il Ministero degli Esteri, la quale ci ha richiesto un approfondimento sulla motivazione del viaggio (studi, vacanza, cure, lavoro). È importante sapere quale motivo spinge al viaggio in quanto le possibilità di assicurarsi cambiano notevolmente.

A grandi linee il Ministero ci ha fornito le seguenti indicazioni:

Per lavoro: se l’interessato lavora per una ditta italiana che ha necessità di trasferirlo all’estero per un periodo di tempo, viene attivata un’assicurazione attraverso “Ministero della salute c/o ministero degli esteri – ufficio 6° ex digirneri – programmazione sanitaria – Piazza della Farnesina – Roma.

Per studio: assicurazione sanitaria in forma indiretta e suscettibile di rimborso (da richiedere al suddetto ufficio).

Per turismo: sembrerebbe non esista la possibilità di un’assicurazione né pubblica né privata.

Un dirigente del Ministero della Sanità (pur dichiarando la sua non specifica competenza in materia internazionale suggerisce quanto segue: qualsiasi società d’assicurazione copre il rischio che un evento si verifichi, cioè la probabilità dell’accadimento, non la certezza che un fatto accadrà. La probabilità in cui l’assicurazione potrebbe essere chiamata a pagare le cure dipende da vari fattori: tipo di patologia per cui ci si assicura, frequenza degli episodi che necessitano di prestazioni sanitarie e costo delle stesse. In caso di malattia preesistente e cronica, il rischio può essere molto elevato o addirittura rasentare la certezza.

In proposito, ai fini della conclusione o meno del contratto, l’assicurazione, valutati i predetti fattori, se si determinerà al contratto, stabilirà il premio da pagare, le (molto probabili) franchigie ed esclusioni”.

La stessa persona ci ha comunicato che è a conoscenza di un’assicurazione per gli USA che si chiama “Blue cross blue shild”. Si può contattare direttamente l’ufficio c/o il Ministero degli Esteri a questi numeri: 06/36.91.89.44/83.

Nel frattempo invitiamo a visitare il sito www.fibrosicistica.it ed entrare nell’area dedicata ai Centri di Cura; apparirà una cartina dell’Italia. Nella colonna azzurra di destra si trovano due sotto sezioni, una riguardante i Centri di Cura nazionali e l’altra i Centri di Cura nel Mondo; entrando nell’area specifica e cliccando sulla cartina delle Americhe e poi sullo stato degli Usa, si troverà l’elenco dei Centri presenti negli Stati Uniti d’America che potrà essere utile consultare prima di partire.

Ass. Soc. Vanessa Gori, (Lega Italiana Fibrosi Cistica, Roma)


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