Tutti i composti identificati sono in grado di inibire l’attività dell’elastasi neutrofila (HNE), di legare direttamente IL8 (InterLeuchina8, la proteina che richiama i neutrofili) e di inibire in alcuni casi la sua azione di reclutamento dei neutrofili (PMN). Questi composti eparinici hanno una notevole riduzione dell’attività anti-coagulante e di conseguenza di possibili effetti indesiderati. Alcuni sembrano più promettenti di altri (c22, c23, c19) e potranno essere utilizzati come composti leader per lo sviluppo di derivati ad attività anti-infiammatoria. Per verificare in vivo l’efficacia di tali composti e confermare l’assenza di effetti collaterali, sono in programma test su topi FC in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano. I primi due obiettivi sono stati raggiunti, mentre il lavoro sulla DNasi è stato interrotto in seguito all’ evidenza che non vi era interazione diretta tra eparina e DNasi.