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4 Maggio 2011

Diversa tipologia dei grassi alimentari ed enzimi pancreatici

Autore: Mirko
Domanda

Buongiorno e scusate per la domanda, forse stupida, che vi sto per fare: che differenza c’è tra i diversi tipi di grassi (es. grassi saturi, insaturi, ecc…) che troviamo sulle etichette degli alimenti? Nel calcolo che facciamo per l’assunzione degli enzimi pancreatici, dobbiamo tener conto del totale dei grassi, oppure solo di alcuni tipi di essi? Spero di essermi spiegato. Grazie per tutto quello che fate.

Risposta

I grassi degli alimenti sono molecole costituite dalla combinazione di glicerina (un alcool) e uno o più acidi grassi. La componente di acidi grassi è quella che differenzia i vari tipi di grassi. La più comune suddivisione distingue i grassi saturi dai grassi insaturi. Sono grassi saturi quelli che uniscono i vari atomi di carbonio della molecola di acido grasso con un legame semplice (es. grasso del latte, olio di palma, olio di cocco, carni grasse), sono insaturi quelli in cui gli atomi di carbonio sono uniti da uno o più doppi legami. Questi ultimi poi si distinguono in grassi monoinsaturi (un solo legame, come l’olio d’oliva) o polinsaturi (più legami). Tra i polinsaturi si annoverano gli acidi grassi essenziali: questi grassi non sono sintetizzati dall’organismo e pertanto bisogna assumerne una certa quantità quotidiana con particolari alimenti. Sono grassi essenziali di tipo omega-3 l’acido linolenico e suoi derivati (come il DHA): ne sono ricchi l’olio di mais, di girasole, di lino, le noci, il pesce (specie quello azzurro e il salmone) e questi sono particolarmente raccomandati in FC. Sono grassi essenziali del tipo omega-6 l’acido linolenico e l’acido arachidonico, contenuti in abbondanza nelle noci, nella soia e nelle arachidi. Si ritiene che convenga privilegiare gli acidi grassi omega-3 rispetto agli omega-6.

Vanno poi ricordati gli acidi grassi “trans”, molto diffusi nel mercato moderno degli alimenti: patatine fritte, margarina solida e margarina spalmabile, pasticceria con oli vegetali idrogenati. Questi grassi trans sono in sostanza una modificazione di grassi vegetali insaturi ottenuta artificialmente per conferire al grasso naturale una certa consistenza. Una modificazione trans si ottiene anche usando nella frittura oli vegetali ad alta temperatura. Viene raccomandata una forte limitazione a questo tipo di grassi, sostanzialmente dannosi.

Per l’assunzione degli enzimi pancreatici è necessario valutare i grassi totali contenuti negli alimenti: gli enzimi pancreatici hanno la funzione di separare la glicerina dagli acidi grassi e pertanto non c’è distinzione per il dosaggio degli enzimi rispetto al tipo di grassi e di acidi grassi che contengono. Sulle confezioni degli alimenti è riportata l’etichetta nutrizionale su 100 g di prodotto, in alcuni casi vengono indicati i nutrienti per “porzione”.

G. M., con il contributo di Lauretta e Rossella Valmarana, dietiste, Dipartimento di Scienze Materno Infantili, Università di Milano


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