Mio figlio, affetto da FC in forma completa, con resezione intestinale alla nascita per ileo da meconio e con diabete insulino-dipendente, è già stato già riconosciuto come portatore di handicap in situazione di gravità e invalido civile al 75%. Percepisce indennità di frequenza e, al compimento della maggiore età è stato richiamato a visita. Mi è stato anticipato che solo ottenendo il 100% di invalidità potrà essere riconfermato portatore di handicap in stato di gravità. Io so, ma forse mi sbaglio, che le due pratiche non sono legate tra loro. In caso di non riconoscimento dei benefici della legge 104 che devo fare? Grazie.
L’invalidità civile e la situazione di handicap sono due riconoscimenti diversi. A differenza dell’invalidità civile, basata sul grado di riduzione della capacità lavorativa, l’handicap, regolato dalla legge 5 febbraio 1992 n. 104, esprime la situazione di colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sociale e lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Non sussiste una stretta correlazione tra la definizione di invalido e quella di handicappato, essendo diversi i presupposti che sono alla base delle due categorie; infatti, essendo diversi i criteri di valutazione dei due accertamenti, l’uno non è legato all’altro né in maniera proporzionale né consequenziale, al punto che si può ottenere lo stato di handicap grave anche in assenza il riconoscimento di un’invalidità civile.
Il termine di persona handicappata è usato dalla legge per indicare i soggetti ai quali spettano determinati benefici in condizioni di parità, senza alcun riferimento alla natura della menomazione (permessi parentali, agevolazioni fiscali, diritto all’istruzione e, in genere, prestazioni specialistiche e sociali integrate tra loro, che valorizzano le abilità della persona e agiscano sulla globalità della situazione di handicap). E’ riconosciuta “grave” la persona handicappata con ridotta autonomia personale, correlate all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.
La confusione può essere generata dal fatto che, poiché per ottenere sia l’invalidità civile sia la situazione di handicap la procedura è la stessa, l’art. 6, della Legge 80/2006 ha introdotto alcune novità, semplificando gli adempimenti amministrativi per le persone con disabilità ed offrendo la possibilità, a richiesta dell’interessato, di unificare le visite di accertamento. Questo significa che può essere presentata in un’unica domanda la richiesta di accertamento dell’invalidità civile e quella dell’handicap ed in questo modo i due accertamenti saranno effettuati contemporaneamente senza necessità di essere sottoposti a due diverse visite, con le difficoltà che questa procedura comportava in passato: la presentazione di distinte domande può allungare considerevolmente i tempi (Art. 6, della Legge 80/06)”