Cos’è il punteggio radiografico di Chrispin e Norman impiegato nella fibrosi cistica?
Il punteggio in questione è stato inventato negli anni 60 da un radiologo, il Dr Chrispin, assieme ad un pediatra, Il Dr Norman, attivi presso il Great Ormond Street Children Hospital di Londra, per quantificare in qualche modo il danno broncopolmonare sulla radiografia del torace.
Riassumiamo i criteri stabiliti per attribuire il punteggio. Occorre innanzitutto un doppio radiogramma: uno in posizione frontale ed uno in posizione laterale. Sul frontale si divide l’area toracica in 4 quadranti e su ciascun quadrante si individuano 4 tipi di alterazioni (espresse da “ombre”, che appaiono bianche nel radiogramma):
1. ombre lineari (sono ispessimenti dei bronchi o rinforzi della trama connettivale, per fibrosi, o sottili strie di atelettasia);
2. ombre nodulari (piccoli addensamenti a chiazzetta, espressione di solito di piccoli infiltrati polmonari o focolaietti di infiammazione);
3. ombre ad anello (sono cerchi di varie dimensioni a parete spessa, espressione di dilatazioni bronchiali o bronchiettasie, sezionate trasversalmente dal radiogramma);
4. grosse ombre (densità massicce di più di 1 cm di diametro, espressione in genere di atelettasie o di focolai importanti di broncopolmonite). A ciascun quadrante si attribuisce per ciascun tipo di ombra un punteggio compreso tra 0 e 2, in rapporto alla numerosità o all’intensità ed estensione delle ombre stesse (ogni quadrante avrà così un punteggio che va da 0 a 8).
Sul radiogramma preso in posizione laterale si valuta l’entità della curvatura bombata dello sterno e l’estensione dell’area nera (aria) che sta dietro lo sterno; si valuta anche quanto sono appiattiti i due emidiaframmi: la proiezione laterale del radiogramma serve soprattutto a valutare l’entità dell’enfisema ostruttivo (ritenzione di aria a monte di bronchi ostruiti) e il punteggio complessivo attribuito va da 0 a 2. La somma di tutti i punteggi parziali di settore costituisce il punteggio secondo Chrispin e Norman: esso può oscillare quindi tra 0 e 34. Esso si è rivelato uno strumento utile per valutare nel tempo l’evolvere del danno broncopolmonare, anche se tale valutazione richiede abilità ed esperienza e non è scevra da qualche soggettività dell’esaminatore.
Questo punteggio è stato ed è ancora impiegato largamente in Europa, ma non nel NordAmerica. Altri punteggi sono stati proposti nel tempo. Attualmente si è elaborato anche un punteggio per l’esame radiografico TAC del torace.