Alimentazione in fibrosi cistica

Non c’è una “terapia alimentare” della fibrosi cistica. Ci sono peraltro delle raccomandazioni alimentari ed una possibile educazione alimentare da incoraggiare. In sintesi, questi sono i problemi riguardanti l’alimentazione nella persona con CF.

– Per tutti assicurare un apporto nutritivo sostenuto, con una quota calorica complessiva maggiore di circa il 20-30% rispetto agli standard normali raccomandati.

– Assicurare un forte equilibrio nei nutrienti, con buona componente di frutta e verdura fresca

– Per i grassi, preferire l’olio d’oliva crudo, integrato da una quota di circa il 10% di grassi polinsaturi (olio semi girasole, mais, grano)

– Vi possono essere difficoltà per la diminuzione di appetito nei soggetti con infezione respiratoria. In questi casi aumentare il numero dei pasti (piccoli), utilizzando anche spuntini extra. Giocare sulla gradevolezza dei cibi (tenendo peraltro presente che vi può essere compromissione dell’olfatto e del gusto). Ricordare che i grassi forniscono più del doppio di calorie, a parità di peso, rispetto a proteine e zuccheri. Il rifiuto del cibo nei bimbi piccoli richiede talora anche un approccio psicologico famigliare.

– Nel 90% dei casi c’è insufficienza pancreatica, che richiede supplementazione con enzimi pancreatici, da praticare rigorosamente secondo prescrizione medica.

– E’ sempre necessaria una supplementazione adeguata con vitamine liposolubili

– Assicurare una maggior salatura dei cibi per compensare le perdite di sale con il sudore, specie nella stagione calda e nell’esercizio fisico sostenuto.

– Non c’è indicazione all’uso di integratori alimentari: anche nell’inappetenza preferire la preparazione di cibi naturali nutrienti e ben conditi.

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