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13 Aprile 2005

Aerosolterapia antibiotica: è utile?

Autore: papà giovanna
Argomenti: Aerosol, Antibiotici
Domanda

Mi chiedo spesso se costringere le mie figlie a prolungate sedute di areosol terapia antibiotica abbia qualche senso. le particelle non possono arrivare in profondità e la loro efficacia sulle infezioni mi pare molto modesta.

Risposta

Non condivido il suo “pessimismo” sulla terapia antibiotica per via inalatoria, poichè ci sono diversi argomenti a favore di questa terapia.

– La via inalatoria offre il vantaggio di portare farmaci direttamente nelle vie aeree, evitando gli effetti collaterali legati alla loro somministrazione per via orale o endovenosa, con passaggio nel torrente circolatorio ed eliminazione soprattutto per via renale. Le vie aeree, sia centrali che periferiche, rappresentano il sito di infezione polmonare nella fibrosi cistica e l’aerosolterapia permette di depositare in queste sedi elevate concentrazioni di antibiotici. Una deposizione efficiente si può ottenere con appropriati strumenti e modalità di respirazione anche nei malati con fibrosi cistica, pur in presenza di ostruzione bronchiale(1, 2).

– Comunemente si utilizzano due antibiotici: la colimicina e la tobramicina(1, 2). Per quest’ultimo farmaco è attualmente disponibile un preparato per somministrazione aerosolica, meno irritante per i bronchi. Per entrambi gli antibiotici è stato ben dimostrato in due ricerche cliniche che il numero di colonie di Pseudomonas aeruginosa si riduce significativamente con la loro somministrazione prolungata(1, 2). Nel caso della tobramicina, la sua sommnistrazione per via aerosolica è stata associata ad un miglioramento significativo della funzione polmonare e ad una riduzione delle ospedalizzazioni(2).

– Gli antibiotici per via aerosolica non sono efficaci, se somministrati da soli, per le infezioni respiratorie acute. La loro somministrazione non produce effetti immediati, come ad esempio sollievo dai sintomi. Gli effetti benefici sono rappresentati dalla riduzione del numero di infezioni e da un miglioramento o stabilizzazione della funzione polmonare, quando la somministrazione di antibiotici per via aerosolica è prolungata, almeno per qualche mese. Questi effetti si possono attribuire ad un loro effetto “soppressivo” sull’infezione polmonare cronica da Pseudomonas aeruginosa. In alcuni casi possono non essere sufficienti per avere un tale effetto “soppressivo” ed allora occorre utilizzare anche altre modalità di trattamento antibiotico.

– Sono in corso di valutazione alcune modalità di somministrazione inalatoria innovative (nuovi strumenti, impiego di polveri da somministrare direttamente nelle vie aeree), che dovrebbero consentire una somministrazione più rapida di antibiotici nelle vie aeree. Ciò rappresenterebbe un ulteriore vantaggio, molto apprezzabile dai malati, poichè consentirebbe di risparmiare tempo dedicato alla terapia.

1 – Hodson ME, Gallagher CG, Govan JR. A randomized clinical trial of nebulised tobramycin or colistin in cystic fibrosi. Eur Respir J 2002; 20:658-664.

2 – Ramsey BW, Pepe MS, Quan JM et al. Intermittent administration of inhaled tobramycin in patients with cystic fibrosis. Cystic Fibrosis Inhaled Tobramycin Study Group. N Engl J Med 1999; 340:23-30.

Dr Cesare Braggion, pneumologo, Centro FC, Verona


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